Arriva il commento della sindaca Cecilia Francese sul sequestro dell’impianto di compostaggio di Eboli
Legambiente in una nota: «era nell’aria come il cattivo odore»
Questa mattina è stato avviato il sequestro preventivo dell’impianto di compostaggio di Eboli, da parte dei Carabinieri del NOE, in seguito ad irregolarità rinvenute dall’indagine della Procura della Repubblica di Salerno sulla quantità di rifiuti biodegradabili stipati, e sul metodo di triturazione e deposito degli stessi. In merito a questa notizia, è giunto il commento trionfante della Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese.
«Siamo stati i primi a richiederne la chiusura provvisoria in attesa dei lavori di messa a norma, noi a richiedere i fondi perché quell’impianto fosse regolarizzato (delibere n. 199 del 21/09/2017, n. 204 del 12/10/2018, n. 210 del 18/10/2019)» ha fatto sapere la prima cittadina, aggiungendo che: «L’amministrazione non ha mai abbassato la guardia e ha da sempre controllato anche il proprio territorio, attivando da mesi una task force che ha effettuato controlli puntuali attivando sequestri e denunce già sul proprio territorio».
La speranza, spiega la Francese, è che l’impianto non riapra fino a quando i lavori di adeguamento non saranno stati effettuati, e conclude dicendo che la lotta per la tutela dell’ambiente è ancora lontana dalla conclusione, «in attesa del provvedimento provinciale, che è in dirittura d’arrivo come da intese tra Regione, Provincia e Comune, per bloccare i rifiuti con il criterio di saturazione».
La nota di Legambiente
Anche Legambiente Campania e i circoli di Eboli e Battipaglia, in una nota, hanno commentato il sequestro dell’impianto ebolitano:
“Sono gestioni come quella dell’impianto di compostaggio di Eboli, da tempo sotto osservazione da parte della nostra associazione e delle comunità che vivono assediate da odori molesti, i nemici della chiusura del ciclo dei rifiuti in Campania.
Non è sovraccaricando quelli esistenti che in Campania risolviamo l’annosa vicenda della carenza di impianti che trattano la frazione organica.
I giudizi negativi e la preoccupazione dei cittadini si concretizzano in presenza di impianti gestiti male come quello di Eboli, a discapito della realizzazione di impianti per lo smaltimento dell’organico, dei quali invece la Regione Campania deve dotarsi urgentemente.
Ci auguriamo che il fermo dell’impianto di Eboli sia da spinta per la realizzazione di quegli interventi migliorativi, già finanziati, che l’azione delle forze dell’ordine di oggi ha dimostrato essere urgenti e necessari.”