«Diossine nell’aria oltre il valore di riferimento», è il dato raccolto dalle rilevazioni in occasione dell’incendio alla M.G.M.
Sono stati resi noti i primi dati relativi al campionamento ad alto volume per la determinazione delle diossine e furani in fase particellare svolto tra il 12 e il 13 settembre dal Laboratorio regionale Diossine della UOC Siti contaminati di Agnano presso la zona industriale durante l’incendio dell’azienda di smaltimento pneumatici esausti M.G.M. nelle prime ore di giovedì 12 settembre, esattamente una settimana fa. Nel rapporto di prova emesso n. 21402/19 è disponibile il dato del periodo di campionamento, durato ventiquattro ore.
Da premettere che, ad oggi, per i microinquinanti nell’aria ambiente non sono stati stabiliti valori limite o soglie indicative né a livello europeo, né a livello nazionale o regionale. Per PCDD e PCDF uno dei pochi riferimenti in letteratura tecnica fruibili è costituito dalle linee guida della Germania (LAI-Laenderausschuss fuer Immissionschutz – Comitato degli Stati per la protezione ambientale), il cui valore di riferimento è di 0,15 pg I-TEQ/m3 per l’aria ambiente.
Nel rapporto di prova emesso dal Laboratorio regionale Diossine della UOC Siti contaminati di Agnano, reso disponibile sul sito di Arpac Campania, viene evidenziato che, per il parametro PCDD+PCDF (espresso in pg I-TEQ/m3), il valore di concentrazione di diossine nella zona si attesti su 0,3393 pg I-TEQ/m3, superiore di 0,1893 pg I-TEQ/m3 rispetto al valore di riferimento tedesco. La causa scatenante di questo rilascio di diossine nell’aria è facilmente riconducibile all’incendio dell’azienda M.G.M.