Ritrovata la carcassa di una tartaruga caretta caretta sul litorale battipagliese
La creatura è rimasta presumibilmente soffocata da un grosso amo da pesca
Il mare, casa di meravigliose specie marine, ci ha consegnato una nuova vittima dell’incuria umana. Questa volta è accaduto sulla litoranea, presso la spiaggia di un lido battipagliese.
La carcassa rinvenuta è di un esemplare di tartaruga caretta caretta, deceduta probabilmente a causa del soffocamento dovuto ad un amo da pesca di grosse dimensioni incastratosi nella sua piccola gola. Il corpo senza vita dell’animale era finito sulla costa, insieme ai rifiuti rigettati dal mare.
L’avvistamento è avvenuto in mattinata da parte di una cittadina battipagliese, che ha reso noto il ritrovamento sul gruppo Facebook “Sei di Battipaglia“. Così si legge nel post della donna: «Abbiamo provveduto a contattare la capitaneria di porto, in seguito sono arrivati i vigili urbani, il veterinario dell’ASL e la ditta incaricata al recupero e smaltimento della carcassa».
I ritrovamenti sono sempre più comuni
Il dramma dei rifiuti che uccidono la fauna marina è sempre più in espansione, e restare a guardare non può più essere possibile. Su questa piaga si è esposto il Wwf: «La plastica è uno dei peggiori nemici delle specie marine, insieme a pesca intensiva, inquinamento acustico e cambiamenti climatici. Il 95% dei rifiuti che soffocano i nostri mari è fatto proprio di plastica. Ogni anno, decine di migliaia fra tartarughe, uccelli e cetacei muoiono per colpa di buste, cannucce, contenitori di cibo e bevande, piatti, reti da pesca, lenze, palloncini e altri rifiuti in plastica. Un terzo dei cetacei trovati morti nelle acque mediterranee aveva lo stomaco intasato dai rifiuti di plastica. La plastica viene ritrovata sempre più spesso anche nel pesce e nei molluschi che consumiamo».