Dopo il Sarno, il Picentino e l’Irno, partito il monitoraggio di Legambiente Campania sul fiume Sele
Scoprire i valori dell’inquinamento nei fiumi e tenere informata la cittadinanza, è questo l’obbiettivo su cui si fondano i campi di monitoraggio di Legambiente, i cui volontari in questi giorni sono impegnati sul fiume Sele: «Questo è il terzo campo di volontariato che stiamo facendo volto al monitoraggio dei fiumi. Siamo passati per il Sarno, il Picentino e l’Irno tra giugno e luglio e adesso è partito, da lunedì, un nuovo campo sul fiume Sele», spiega Angelo Mele, responsabile settore Volontariato di Legambiente Campania.
«Siamo partiti dalla foce del Sele, arriviamo alla sorgente, a Caposele, e stiamo facendo in alcuni punti strategici dei monitoraggi chimici. Con la nostra strumentazione rileviamo i valori che ci servono per fare le analisi. – prosegue Mele – Abbiamo allestito un laboratorio a Pontecagnano Faiano, lì verrà un chimico che farà le analisi dei campioni e analizzeremo una serie di metalli pesanti come il piombo e il cromo, e altri valori come i nitrati, ammoniaca e fosfati, presenti soprattutto in agricoltura e in zootecnia, visto che il Sele attraversa molte aziende di questo tipo».
Questo importante monitoraggio viene reso possibile anche grazie alla partecipazione di volontari provenienti da tutta Italia, mossi dall’amore per la salvaguardia dell’ambiente: «Soggiornano qui, la mattina facciamo i rilevamenti e il pomeriggio si dedicano alla manutenzione dell’Oasi Dunale di Paestum. Oggi inoltre inizia Festambiente, e ci daranno una mano con l’organizzazione», racconta il responsabile settore Volontariato di Legambiente Campania.
«Lo scopo è tirare fuori dei valori per controllare le condizioni dei fiumi. Per il secondo anno siamo sul Sele con dodici punti analizzati, torniamo sempre sugli stessi punti per verificare la differenza di anno in anno», dice Mele, che invece per quanto riguarda informare le persone spiega: «A novembre pubblicheremo il dossier con i risultati delle analisi sui quattro fiumi monitorati quest’anno, e organizzeremo incontri locali e regionali per informare le persone».