Venti giorni dopo l’ultimo sopralluogo, i tecnici tornano nell’impianto di compostaggio di Eboli e nello Stir di Battipaglia. Alla presenza dell’ingegnere Montefusco di Ecoambiente, il ctu Gaetano Caiafa, il ctp Alfredo Vicinanza, l’avvocato Italo Carbone e l’assessore all’ambiente del Comune di Battipaglia Carolina Vicinanza, è stato effettuato un ulteriore sopralluogo nello Stir di Battipaglia e nell’impianto di compostaggio di Eboli.
La questione è sempre la stessa: capire da dove provengono i miasmi che, da anni, invadono la città di Battipaglia. L’intenzione del ctu è quella di effettuare dei rilievi durante il periodo estivo. Il problema, invece, è capire come effettuare questi rilievi e capire se potranno essere utili a stabilire la provenienza dei cattivi odori. Quel che è certo, è che all’interno dell’impianto gli odori sono nauseabondi e aggressivi.
L’assessore Vicinanza ha messo a disposizione la mappa delle centraline che sono state installate in città nel progetto finanziato dal Rotary club. La vicenda risale al 2017 quando diversi cittadini di Battipaglia lamentavano, soprattutto nelle ore serali e notturne, la presenza di miasmi in particolare nel quartiere periferico Sant’Anna, più vicino agli impianti di emissione.
Due gli indiziati: lo Stir di Battipaglia e l’impianto di compostaggio di Eboli. Negli ultimi due anni, in seguito alle proteste, sono stati effettuati numerosi controlli. Dai monitoraggi, e dalle varie analisi, è emerso che i valori dei parametri erano sotto ai limiti imposti dalle normative. Ad oggi ancora nulla è stato stabilito, ma la puzza continua.