A una settimana di distanza dalle polemiche sollevate in consiglio comunale per i calcoli errati effettuati dalla Provincia di Salerno, in merito alla delibera sul criterio di saturazione, da Palazzo Sant’Agostino arriva un comunicato di chiarimento. Secondo il presidente Michele Strianese «i calcoli sono corretti». Dal comitato Battipaglia dice No, insorge Raffaele Petrone: «Abbiamo una nuova scuola: quella della statistica salernitana».
La Provincia di Salerno non fa nemmeno un passo indietro sulla delibera provinciale partorita lo scorso 25 maggio, aspramente criticata dagli ambientalisti battipagliesi e da alcuni consiglieri comunali. Anzi, ne rivendica i metodi. «Qualcuno – scrive il presidente Michele Strianese – ha sollevato questioni relative, non al risultato ottenuto inattaccabile, bensì al calcolo utilizzato che sembrerebbe non esatto. Ora il settore Ambiente, diretto da Angelo Cavaliere, ha voluto precisare che basterebbe una rapida ripetizione dei calcoli per verificare che le tre operazioni ricorrenti nel lavoro, somma, sottrazione e divisione, sono state correttamente svolte».
Durante lo scorso consiglio comunale, a Battipaglia, il consigliere Pino Bovi portava all’attenzione una scoperta fatta dal politologo e ricercatore universitario Angelo Minelli che aveva evidenziato una falla: nel calcolare la media robusta, che prevede l’esclusione dei due valori più alti e dei due più bassi, la Provincia era incappata nell’errore di dividere il risultato per 24 (il numero totale dei territori in provincia di Salerno con impianti di rifiuti) anziché per 20. «Analogamente è stato necessario individuare un ulteriore criterio per determinare una media quanto più credibile dei valori assoluti decidendo di eliminare i valori massimi e minimi degli apporti, e dividendo il valore conclusivo comunque per il numero di tutti i territori concorrenti. Un metodo appunto» scrivono da Palazzo Sant’Agostino.
Al presidente Michele Strianese ha risposto uno dei rappresentanti del comitato ambientalista “Battipaglia dice No”: «Dopo la scuola medica salernitana ne abbiamo una nuova: la scuola della statistica salernitana. La Provincia ignora i rudimenti della matematica e decide che la media di 20 elementi si fa dividendo per 24. Un criterio del tutto nuovo, che mi sorprende non poco. La verità – dice Raffaele Petrone – è che il presidente della Provincia non sa che pesci prendere e commette un errore marchiano. Si inventa che l’errore diventa criterio».