Giovanni Coscia, presidente dell’Ente d’Ambito di Salerno, in conferenza stampa con il candidato a sindaco del centrosinistra Antonio Visconti, ribadisce il “No” all’impianto di compostaggio nell’ex Stir di Battipaglia. E sui miasmi rassicura: «L’Eda ha acquisito l’impianto di Eboli, le emissioni odorigene saranno ridotte drasticamente».
Miasmi e Compostaggio: arriva il “No” secco dal presidente dell’Ente d’Ambito Giovanni Coscia, che questa mattina, in conferenza stampa con il candidato a sindaco del centrosinistra Antonio Visconti, ha chiarito lo stato dell’arte in termini di impiantistica e rifiuti.
«Voglio ribadire che per quanto riguarda l’impianto di compostaggio nell’ex Stir di Battipaglia – commenta Giovanni Coscia – l’Ente d’Ambito ha già fatto importanti passi formali e decisi. Tre step in particolare: la delibera dell’atto di indirizzo di agosto 2020 che ha tenuto conto di elementi oggettivi e dati tecnici e che non prevede l’impianto di compostaggio a Battipaglia; il preliminare inviato alla Regione Campania dove questo stesso impianto non è previsto nell’ex Stir di Battipaglia; e l’ultimo elemento, quello che riguarda il progetto “Smart Green Stir” che la Regione intende finanziare e che prevede una nuova linea anaerobica per la gestione dell’umido e dell’indifferenziato. Quell’area dov’era previsto l’impianto sarà dedicata ad altro».
L’EDA ACQUISISCE L’IMPIANTO DI EBOLI: STOP AI MIASMI
Il presidente dell’Ente d’Ambito salernitano ha poi chiarito anche la vicenda miasmi: «L’impianto di Eboli, ahimè, è legata al fenomeno dei miasmi. Vi do una notizia: entro qualche giorno ufficializzeremo il passaggio dalla gestione privata (Ladurner) all’Ente d’Ambito e alla sua partecipata che è Ecoambiente. Ci sembrava eticamente necessario gestirlo pubblicamente e nella maniera giusta. Grazie al finanziamento ottenuto da Eboli, che ammonta a 2 milioni di euro, verrà chiusa la linea all’aperto, che è quella più impattante in termini odorigeni. Inoltre ci sarà un’altra chiusura della barriera con la piantumazione degli alberi che conterranno le diffusioni odorigene». E sull’impiantistica privata conclude: «Siamo a disposizione con tutta la nostra struttura tecnica anche per stabilire eventuali protocolli. Bisogna omogeneizzare sia l’impiantistica pubblica che quella privata. Quindi massima disponibilità per stare al fianco di questo territorio».
Antonio Visconti, candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra, ha poi aggiunto: «I disagi che da anni questa comunità vive sono particolarmente impattanti. Va riconosciuto il merito di acquisizione del problema all’azione collettiva messa in campo dai comitati e dagli ambientalisti. Grazie alla loro dura opposizione è nata una coscienza comune sulla previsione dell’impianto di compostaggio nell’ex Stir. Oggi il presidente Coscia ci ha rassicurati sullo stato dell’arte, e sul fatto che il riadeguamento e l’ammodernamento dello Stir lo renderà efficace ed efficiente. L’Eda ha oramai acquisito anche il sito di Eboli, che ha costretto i cittadini a subire notevoli disagi derivanti dalla debolezza tecnica e dai miasmi che hanno danneggiato fortemente la città e i suoi abitanti. E poi c’è il grande tema: i ristori ad una comunità che paga tra le tariffe più alte in provincia soprattutto in termini di contributo dato dai cittadini e dai sacrifici che Battipaglia ha fatto. Siamo passati agli onori o ai disonori delle cronache per la presenza di impianti privati teatro di numerosi roghi. Ora bisogna consentire a chi amministra di reintrodurre le buone pratiche».
Un rapporto tra i cittadini e la città che Battipaglia deve ricostruire tramite «le bonifiche e la depurazione del ciclo delle acque. Abbiamo l’ennesimo divieto di balneazione, e non è più accettabile che la politica badi all’emergenza per poi dimenticarsene il giorno stesso senza interventi di lungo respiro. Ristabilire un rapporto virtuoso e collaborativo con le istituzioni farà sì che troveremo soluzioni in tempi brevi restituendo ai i cittadini la serenità che meritano. Battipaglia è stata fin troppo generosa nei confronti delle comunità campane sopportando l’enorme peso dei rifiuti. Oggi c’è bisogno di fiducia nelle istituzioni e nella politica».