Le associazioni Cives et Civitas, Comitato Civico ed Ambientale, Amici dell’Ambiente, Donne del Mondo in Italia, Arci Aut Aut, Refuse Factory ed il Circolo di Rifondazione A. Gramsci di Battipaglia hanno consegnato al protocollo del Comune una lettera aperta indirizzata al sindaco di Battipaglia Cecilia Francese in merito al recente aumento della TARI.
LA LETTERA
«Le rivolgiamo questo appello a nome di tutte le Associazioni sottoscriventi e di ogni singolo cittadino, rammentando quello che Lei stessa fece nel 2012, quando raccolse 2000 firme contro l’aumento della TARSU. Le manifestiamo accoratamente che siamo stanchi di una città che non funziona, di una politica asservita a gruppi di potere e che non è in grado di far fronte alle esigenze dei cittadini e di un’amministrazione comunale che chiaramente ignora i diritti basilari di chi vive in questa città. Nello specifico tra le ultime ingiustizie che siamo costretti a subire vi è l’aumento spropositato della tariffa della TARI, già ingiustamente alta».
AUMENTO “INACCETTABILE” DELLA TARI: LE RAGIONI
“Noi riteniamo tale aumento del tutto illegittimo, iniquo ed inaccettabile per le seguenti ragioni” si legge nella lettera:
● In questi anni abbiamo assistito ad un continuo peggioramento della qualità del servizio di raccolta dei rifiuti e della pulizia delle strade. Non è possibile scaricare sistematicamente la responsabilità di queste carenze e inefficienze sui cittadini, accusandoli di essere i principali responsabili dello stato di degrado urbano in cui versa Battipaglia, laddove invece il suddetto stato di degrado è in larga parte dovuto alla inefficienza e cattiva pianificazione dei servizi.
● Siamo a conoscenza del fatto che un discreto numero di medi e grandi imprenditori sono insolventi rispetto ad oneri dovuti al Comune di Battipaglia per diversi milioni di euro. Vorremmo sapere perché il Comune stenta a recuperare questi crediti da soggetti che sono in grado di adempiere mentre aumenta le tasse ai cittadini già strozzati dalla crisi e dalla insostenibile pressione fiscale nazionale e locale. Ci sembra che si stia togliendo ai poveri per dare ai ricchi!
● Lei, Sindaco, ha giustificato l’aumento della TARI come estremo rimedio per ripianare i debiti della Società Alba S.r.l.. E’ fatto notorio che la Società Alba S.r.l. sia stata negli anni mal amministrata: non vi è stata diligente gestione delle risorse economiche e delle risorse umane, non vi è stata pianificazione strategica degli obiettivi, non vi è stato coordinamento con gli interlocutori istituzionali. Lamentiamo, soprattutto, la mancata trasparenza sui bilanci della società che devono essere resi pubblici unitamente all’ammontare di ogni singola retribuzione spettante a ciascun lavoratore in base alle mansioni svolte. La responsabilità di questo disastro è, però, da imputare in capo agli amministratori che si sono succeduti nel tempo e che sono stati pagati profumatamente per sostenere tale incombenza gestionale. L’amministrazione comunale per legge avrebbe dovuto esercitare su Alba Srl lo stesso controllo che esercita sugli uffici comunali.
L’INVITO A DENUNCIARE EVENTUALI IRREGOLARITÀ
«La responsabilità degli amministratori, in ogni caso, è personale, piena e diretta sia in sede civile che in quella penale. Tocca a questi signori ripagare i debiti causati dalla loro mala gestio, non certo ai cittadini che, semmai andrebbero risarciti per il pessimo servizio ricevuto e non ulteriormente penalizzati.
La invitiamo, Sindaco, nella sua qualità di Capo dell’Amministrazione e di pubblico ufficiale, come è Suo preciso obbligo morale e giuridico, a denunciare eventuali irregolarità alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti perché facciano gli accertamenti del caso.
Siamo, da ultimo, venuti a sapere che l’amministrazione comunale di Battipaglia, dopo aver ricevuto il ristoro lungamente atteso per la presenza dell’impianto di TMB ex STIR, ha deciso di ripartirlo con i Comuni limitrofi. Questo ristoro doveva, invece, essere usato per diminuire la TARI ai cittadini di Battipaglia. L’art. 5 del Protocollo d’Intesa del 2002 espressamente destinava questo ristoro alla città di Battipaglia che avrebbe dovuto ospitare l’impianto di CDR, poi convertito in STIR ed attualmente TMB.
Ci troviamo nella paradossale situazione in cui paghiamo una TARI esorbitante e siamo costretti a sopportare miasmi pestilenziali. Questi miasmi provengono quasi esclusivamente (per quanto a nostra conoscenza) dall’impianto di compostaggio del Comune di Eboli posizionato, con una vera e propria furberia, lontano dal centro abitato di Eboli e nell’immediata prossimità del centro abitato di Battipaglia. Come è possibile che la nostra amministrazione comunale, in luogo di chiedere un cospicuo risarcimento danni al Comune di Eboli, abbia deciso di regalare parte del ristoro proprio al Comune di Eboli? E’ davvero il caso di dire che alla beffa si è aggiunto il danno!».
LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI
«Chiediamo, pertanto, che l’amministrazione comunale annulli immediatamente la delibera n. 23 del giorno 27 marzo 2019 con la quale è stato sancito l’aumento della TARI. Chiediamo, infine, che l’amministrazione comunale cominci finalmente a lavorare con l’unico obiettivo di tutelare i diritti dei cittadini di Battipaglia, dei bambini, degli anziani, dei disabili e di ogni altra categoria particolarmente vulnerabile. La prima preoccupazione dell’amministrazione comunale dovrà essere quella di conseguire in concreto per i propri cittadini il diritto a vivere in un ambiente salubre ed in una città concepita a misura d’uomo e non improvvisata a misura di interessi particolari».