La giunta regionale guidata dal presidente Vincenzo De Luca ha dato il via libera per la realizzazione del mega elettrodotto “Tyrrhenian Link” ad opera di Terna.
“Terna”: il mega elettrodotto ha il via libera da Palazzo Santa Lucia. È quanto emerge da una recente delibera di giunta regionale, che porta la firma del presidente Vincenzo De Luca, tenutasi lo scorso 10 maggio, che ha ufficialmente dato il placet per la realizzazione del mega impianto sottomarino che servirà a collegare la Campania alle due isole dello Stivale, Sicilia e Sardegna. C’è l’intesa, dunque, per il rilascio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero della Transazione Ecologica, dell’autorizzazione unica sul progetto presentato da “Terna”, la società con sede a Roma e leader nella realizzazione di reti di trasmissione elettrica.
UN PROGETTO SUDDIVISO IN 5 FASI
Un progetto che, si legge nella delibera, sarà articolato in 5 opere: la stazione di conversione che verrà realizzata ad Eboli, nell’ex mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco; i due collegamenti in cavo terrestre di polo e di elettrodo tra la stazione di conversione di Eboli ed il sito di approdo in Campania che sarà a Torre Tuscia di Magazzeno; altri due collegamenti in cavo marino tra l’approdo campano e quello siciliano a Fiumetorto, il fiume che sfocia nel comune di Termini Imerese in provincia di Palermo; ulteriori due collegamenti in cavo marino sono previsti sono previsti dall’approdo in Torre Tuscia Magazzeno sino all’elettrodo e dal sistema di elettrodo al mare; infine, l’ultimo intervento prevede la realizzazione di una stazione di smistamento, nei pressi di San Nicola Varco, che servirà a collegare quest’ultima con la stazione di conversione.
Un’opera faraonica, denominata “Tyrrhenian Link”, che tirerà dentro pure due grandi realtà industriali battipagliesi: la Nexans e la Prysmian Fos. Agli inizi di dicembre del 2021, infatti, “Terna” ha chiuso l’accordo con le due multinazionali, colossi nel settore di trasmissione via cavo per l’energia, al prezzo di 2,3 miliardi di euro in cambio della fornitura e della posa in opera dei cavi sottomarini e terrestri. Tre cavi sottomarini sono stati affidati alla Prysmian per 1,7 miliardi di euro, e un ulteriore collegamento se l’è aggiudicato la Nexans per 664 milioni di euro. Cifre da capogiro, per un mega progetto che, secondo le prime stime, dovrebbe terminare non prima del 2028. Anche se lo scorso novembre, il Mise ha firmato per l’avvio del procedimento autorizzativo del ramo Est, quello che collegherà Sicilia e Campania e lungo 480 km, uno dei cui cavi dovrebbe essere pronto già nel 2025. Il ramo Ovest, invece, lungo 470 km, collegherà le due isole italiane Sicilia e Sardegna e dovrebbe essere ultimato con il completamento definitivo dei lavori. Per la posa terrestre, invece, i vertici di “Terna” hanno reso noto che saranno coinvolte realtà industriali italiane dei comparti qualificati.