Tutti i numeri dell’emergenza Covid-19, vissuta da Banca Campania Centro al fianco delle famiglie colpite dalla crisi economica scaturita dalla pandemia
A quattro mesi dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha fatto tremare il paese intero, Banca Campania Centro ha deciso di consegnare i propri Soci, Clienti e Comunità di cui è espressione come Banca di Credito Cooperativo, il primo rendiconto con tutti i numeri delle iniziative solidali che, nel corso della fase di lockdown e non solo, sono state intraprese per garantire dignità alle famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica scaturita dalla pandemia.
Un impegno importante e senza precedenti per una Banca locale, che ha visto raccogliere una cifra pari a centoquarantacinque mila euro, di cui centodieci donati dalla stessa Banca Campania Centro, mentre i restanti trentacinque arrivati grazie a una sottoscrizione pubblica promossa dalla Banca e alla quale hanno dato il loro contributo i dipendenti della stessa, i Soci e privati cittadini. I fondi sono stati destinati a tre presidi ospedalieri del territorio: l’Ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli, Il “Ruggi” di Salerno e il “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia.
Nel dettaglio, i fondi raccolti sono serviti per l’acquisto di cinque postazioni complete di Unità Intensiva, un ecografo mobile di ultima generazione e altro materiale sanitario. Il restante della cifra è stato invece devoluto al sostegno di associazioni di volontariato che stanno al fianco di persone e famiglie in difficoltà per l’acquisto di generi alimentari.
Il nuovo presidente di Banca Campania Centro, Camillo Catarozzo, ha raccontato: «Ricorderò sempre la telefonata del compianto presidente Silvio Petrone, di domenica 8 marzo. Eravamo entrati ufficialmente in emergenza, in quelle ore mancavano i posti per le Terapie Intensive, e in particolare i ventilatori polmonari. “Dobbiamo intervenire subito e direttamente”, mi disse il presidente, “coordiniamoci con Carlo Crudele (medico e componente del CdA) per vedere come fare. Domani dobbiamo avere un piano preciso di intervento”. Ricordo che il dottore Crudele si mise in moto quella notte stessa per vedere come fare. E l’indomani il piano era pronto».
Una decisione presa in rapidità, come ricorda il dottor Carlo Crudele: «Chiesi ai colleghi dell’Ospedale di Eboli cosa servisse, poi mi consigliai con degli esperti del ramo e infine prendemmo contatto direttamente con le ditte che costruivano i ventilatori polmonari e le altre attrezzature necessarie per rendere fruibile il nuovo reparto. In una settimana arrivarono i ventilatori e nei giorni successivi il resto del materiale. Ci fu una corsa contro il tempo in cui ogni parte della Banca fece la sua parte, a partire dal Direttore Generale, il dott. Fausto Salvati. Ma ci siamo riusciti. Cinque postazioni complete di terapia intensiva erano state consegnate, oltre ad un ecografo portatile di ultima generazione e tutto il materiale di consumo».
«La volontà di Petrone – ricorda Catarozzo – era quella di coinvolgere la
compagine sociale e il territorio in questa iniziativa di solidarietà». In poche settimane sul conto corrente attivato per la sottoscrizione arrivarono trentacinque mila euro, grazie alle donazioni dei dipendenti, dei soci e delle persone sensibili, lo ricorda il dottor Crudele. «Con quei fondi è stato acquistato materiale sanitario per i presidi ospedalieri di Salerno e di Battipaglia, oltre a sostenere due mense solidali che in questi mesi hanno drammaticamente dovuto sostenere molte più persone in difficoltà».
I numeri
Ecco i dati economici al 7 luglio dell’impegno di Banca Campania Centro per il sostegno a imprese e famiglie per l’emergenza Covid-19:
- 87 milioni di euro in sospensione rate mutui e finanziamenti. Di questi, 42 milioni a nostro rischio (non rientranti nei Decreti governativi);
- 889 pratiche di finanziamento deliberate alla luce del DL 23/2020 art.13, per un totale di circa 18.000.000 di euro;
- 123 pratiche di finanziamento, per un totale di circa 1.400.000 euro, erogate con propri prodotti bancari per imprese e famiglie che non potevano rientrare nel DL 23/2020 art.13.