Confagricoltura pronta ad assumere 41 lavoratori nel campo dell’agricoltura. Oggi e giovedì le giornate di selezione presso la sede di Battipaglia.
Confagricoltura pronta ad assumere 41 migranti. Due giornate di incontro si svolgeranno tra oggi e giovedì 9 giugno, a partire dalle ore 17, presso la sede di Confagricoltura a Battipaglia. In viale Brodolini si terrano i colloqui per assumere con contratto collettivo nazionale per l’agricoltura 41 lavoratori extra comunitari. I migranti, nelle due giornate di reclutamento, potranno presentarsi ai potenziali datori di lavoro, o loro rappresentanti, che effettueranno una pre-selezione dei profili più interessanti a cui seguirà un secondo incontro in azienda per la selezione finale. Un’iniziativa che, si legge nella nota inviata da Confagricoltura, rientra nel progetto rinominato “SU.PR.EME.” e sostenuto direttamente dal Ministero del Lavoro in accordo con la Regione Campania. Un progetto fortemente voluto e promosso da Confagricoltura Salerno e da Mestieri Campania Agenzia per il Lavoro, con capofila il consorzio “La Rada”.
«L’obiettivo – si legge nella nota – è l’integrazione socio-lavorativa dei migranti, la prevenzione e il contrasto del caporalato nel settore dell’agricoltura. I contratti di lavoro, a tempo determinato – fino ad ottobre o a dicembre – riguarderanno i seguenti profili: operai agricoli, trattoristi, braccianti agricoli, escavatoristi, operai generici, magazzinieri, autisti, addetti alla gestione di macchinari per il confezionamento, addetto all’elaborazione DDT». Un’opportunità per gli extracomunitari di poter lavorare anche in diverse sedi: Eboli, Battipaglia, Capaccio, Roccadaspide e Pontecagnano Faiano sono le cinque città dove verranno smistati i 41 fortunati.
Ovviamente, per partecipare alle selezioni tutti gli aspiranti dovranno essere in possesso del permesso di soggiorno, o quantomeno aver fatto regolare richiesta per ottenerne il rinnovo. Un’iniziativa che potrebbe gettare le basi per porre un argine al fenomeno del Caporalato che, negli ultimi anni, secondo i preoccupanti report forniti dalla Cgil, s’è diffuso a macchia d’olio nella Piana del Sele. Nonostante la Valle del Sele nel corso del tempo sia divenuta una delle aree più accoglienti in provincia e in regione, è purtroppo costretta ancora oggi a fare i conti con lo sfruttamento dei braccianti agricoli. Un’occasione per dare uno schiaffo al caporalato c’è: oggi, e giovedì 9 giugno presso la sede di Confagricoltura.