Arrivano le ruspe sul litorale: giù il villaggio “Iris”. Cecilia Francese: «Primo passo per risanare il litorale e progettare una fascia costiera turistica».
Giunge al termine il calvario del Villaggio “Iris”. Per anni s’è tentato di salvare quegli immobili, sorti sul finire degli anni ’70, tra ricorsi e cause intentate al Comune, ma niente da fare: i giudici del Tar hanno sancito l’avvio alle ruspe in litoranea, che già si sono messe al lavoro per smantellare il sito. Un nuovo passo, secondo l’Amministrazione comunale, verso il risanamento completo della fascia costiera.
«Sono tre anni che abbiamo iniziato quest’azione di risanamento della litoranea. Nel caso del villaggio “Iris” hanno provveduto i proprietari alla demolizione. Ma per gli altri casi ancora appesi siamo pronti ad intervenire con le ruspe. È il primo passo per risanare il litorale e progettare una fascia costiera turistica», ha affermato la sindaca Cecilia Francese a La Città di Salerno.
A nulla sono servite le opposizioni dei proprietari del villaggio “Iris”, che con il tempo poi sono diventati eredi e quindi non direttamente colpevoli di “lottizzazione abusiva“, né che dall’edificazione delle strutture alla contestazione dell’abuso siano trascorsi un bel po’ di anni.
Non si tratta di certo degli unici immobili abusivi presenti sul litorale, ognuno di questi costruiti tra la fine degli anni ’70 e gli inizi degli anni ’80 da famiglie provenienti dall’hinterland napoletano. Il processo di demolizione, come assicurano da palazzo di città, proseguirà fino a quando il polmone verde della costa potrà diventare un punto florido del turismo locale.