Da lunedì la Campania torna in zona gialla, con la ripartenza della ristorazione ma solo all’aperto. Maurizio Mirra, candidato sindaco per Civica Mente: «È fondamentale che l’Ente Comunale venga incontro ai nostri ristoratori»
L’associazione Civica Mente, a fronte dell’ordinanza di ieri del Ministero della Salute, che farà rientrare la Campania in zona gialla, consentendo quindi la ristorazione fino alle 22:00, ma soltanto all’aperto e con apposita regolamentazione, esorta l’amministrazione comunale a venire incontro agli operatori di questo settore.
«È fondamentale che l’Ente Comunale venga incontro ai nostri ristoratori, per consentire a questa categoria una timida ripresa dopo mesi di sacrifici. Bisogna fornire una risposta concreta e immediata ai bisogni del comparto. Non è più accettabile farsi trovare impreparati – afferma l’ing. Maurizio Mirra, candidato sindaco per Civica Mente e Rete Civica – Pertanto, oltre ad applicare tutti i benefici previsti dalle norme statali, è necessario agevolare gli operatori attraverso la realizzazione di procedure maggiormente semplificate e rapide che, a differenza delle attuali, permettano con maggiore rapidità e minori costi di sfruttare questa occasione».
Consentire l’accesso a più spazi all’aperto, per poter lavorare secondo le misure di sicurezza, ma non soltanto. L’invito dell’associazione è anche quello di collaborare con le associazioni culturali cittadine per allestire un programma di eventi per la prossima estate, così da permettere anche ad altri settori di poter timidamente ripartire.
«L’attuale amministrazione non ha mai brillato per pianificazione e visione – aggiunge l’Ing. Tullio Carleo Responsabile Eventi e Cultura di Civica Mente – Sarebbe necessaria anche una seria collaborazione con le associazioni che rappresentano i commercianti e con le realtà culturali cittadine per programmare un calendario di eventi che consentano di vivere la città nella prossima estate. Dobbiamo rendere viva e frequentata Battipaglia, per un progressivo ritorno alla normalità sia della cittadinanza e sia delle attività commerciali, ricreative e ristorative».