L’assessore Pietro Cerullo risponde alle accuse di Lucia Ferraioli: «Ci era stata presentata una programmazione annuale. Impossibile autorizzarla in tempo di pandemia»
Dopo lo sfogo nei confronti dell’amministrazione comunale da parte di Lucia Ferraioli, presidente dell’associazione “Rinascita“, colpevole, secondo la commerciante, di aver negato soltanto ai suoi eventi culturali, svolti per cinque anni consecutivi prima dell’emergenza Covid, l’accesso alle sale dell’ex scuola De Amicis, arriva la risposta da parte di Palazzo di città.
Ad intervenire sulla faccenda è l’assessore agli eventi Pietro Cerullo, firmatario del diniego ufficiale giunto alla porta di Ferraioli dopo il calendario di eventi protocollato a gennaio 2021. L’assessore afferma: «All’associazione “Rinascita” è stato dato il diniego in quanto ai primi di gennaio ha protocollato la richiesta per la disponibilità delle sale della “De Amicis” a partire dallo stesso mese di gennaio, con una programmazione annuale, cosa che era impossibile autorizzare e da poter prevedere vista la situazione pandemica in corso».
Inoltre l’assessore spiega: «La stessa scuola è stata oggetto di prove di staticità per circa un mese, con prove di carico e di carotaggio della struttura». Queste quindi, secondo l’assessore Cerullo, le ragioni dietro il no agli eventi culturali di Rinascita che, nell’ordine, erano i “Martedì letterari”, con ospiti e presentazioni di libri, i “Mercoledì dei ragazzi”, con proiezione di film rivolti ai più giovani, e i “Venerdì musicali”, tra archeologia e musica emergente dal vivo.
Pietro Cerullo, in ultimo, dice: «Trovo alquanto strumentale tirare in ballo l’utilizzo delle aule per altre attività che si sono svolte nei giorni scorsi, anche perché dall’ultimo diniego l’associazione “Rinascita” era stata comunque invitata a fare richiesta per l’utilizzo, cosa mai pervenuta all’ente», conclude l’assessore delegato agli eventi.