Domani, alle ore 11 nella piazza antistante alla Procura, protesta per i lavoratori migranti ancora irregolari
Partecipe anche USB Salerno: «Non c’è più tempo per aspettare»
Si terrà domani a partire dalle ore 11 un presidio in piazza Amendola, nell’aria antistante la Prefettura, in cui sarà presente anche l’USB Federazione del Sociale di Salerno per far sentire la propria voce e la propria vicinanza ai lavoratori migranti, la cui protesta s’è estesa in tutta Italia per chiedere che i decreti legge 34 e 130, più la regolarizzazione di chi è in possesso di tutti i requisiti richiesti dalla norme vigenti, vengano applicati immediatamente.
«Dopo nove mesi dall’entrata in vigore del decreto Bellanova e dopo tre mesi dall’approvazione del decreto Lamorgese centinaia di migliaia di lavoratori che hanno presentato la documentazione richiesta sono ancora irregolari. Una legge del Dicembre 2020, che permette la ripresentazione delle domande di permesso di soggiorno, rimane ancora oggi inosservata e inapplicata dagli organi dello Stato. Ne chiediamo l’applicazione a livello nazionale», si legge nel comunicato di USB Salerno.
Nella nota della Federazione salernitana inoltre si legge: «In base alla sanatoria/truffa del 2020, 207.542 lavoratori hanno versato per la maggior parte di tasca loro gli oltre 600 euro spettanti ai datori di lavoro, ma non hanno a tutt’oggi ricevuto alcuna chiamata da parte del Ministero degli Interni. Oltre cento milioni di euro versati allo Stato senza risultato».
«Alle lavoratrici domestiche, ai braccianti, ai lavoratori della logistica, del commercio, della ristorazione, a tutti i lavoratori migranti che hanno fatto domanda di regolarizzazione, lo Stato continua a chiedere di pagare i contributi INPS ma non ha ancora aperto gli uffici per dar loro una risposta».
«Non c’è più tempo per aspettare». Così USB Salerno, insieme a tanti altri comitati, associazioni e comunità spontanee hanno sposato la causa dei lavoratori migranti, e sono pronti a scendere in piazza per far valere i propri diritti. Trattasi infatti di una questione che non interessa soltanto Salerno, ma l’intero territorio della provincia e oltre. «È importante fare il massimo sforzo per costruire un percorso unitario che porti a moltiplicare le iniziative e a realizzare una grande iniziativa nazionale».