L’associazione “Rinascita” si espone sulla “movida” a difesa dei giovani, dei gestori delle attività e della libertà di socializzazione
Con una nota stampa l’associazione “Rinascita” – Commercianti di Battipaglia si espone sulla questione “movida“, che negli ultimi giorni è finita nell’occhio del ciclone, facendo dividere la popolazione sulla responsabilità dei giovani in merito al rispetto delle misure di sicurezza. Intanto i bar sono costretti a chiudere alle 23:00, e a rimetterci sono proprio i gestori.
L’associazione guidata da Lucia Ferraioli, in particolare, spiega quanto sia importante la stretta osservanza del distanziamento sociale così da poter permettere, dopo due mesi di lockdown, il ritorno alla socializzazione, esigenza dei cittadini battipagliesi di qualsiasi età: «L’esasperazione e la demonizzazione della “movida”, in un momento d’incertezza sociale ed economica, non è un ponte verso la crescita delle nuove generazioni, ma l’innalzamento di un muro tra componenti sociali di diverse età» spiega “Rinascita”, che aggiunge: «Ai ragazzi bisogna spiegare le cose e non colpevolizzarli, così come è stato fatto con i runners all’inizio del periodo di lockdown».
Come prosegue la Ferraioli, i gestori delle attività di somministrazione hanno tutto il diritto di tornare alla “normalità”: «Devono essere suggeritori di linee guida per i clienti, rispettando le direttive e coinvolgendoli affinché questo momento diventi momento di crescita culturale e sociale per la nostra città, già svuotata e depauperata della vitalità di migliaia di giovani emigrati in altre realtà».
Una stoccata viene rivolta dal presidente di “Rinascita” alla politica: «I politici, anche attempati, in qualche città hanno spinto, fino a qualche settimana fa al drink (Perfino i minori). Oggi sono diventati all’improvviso bacchettoni e fustigatori di costumi, desiderosi di città amorfe bisognose di pochi servizi», e lancia un appello ai commercianti di somministrazione, ristorazione e servizi: «Promuovete e difendete la città con il suo patrimonio archeologico storico, agroalimentare e di posizione strategica. Invitate a vivere la città e le vostre attività, chiedete collaborazione ai clienti ed aiuto alle forze dell’ordine».