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La Campania torna in zona arancione, almeno per i prossimi quindici giorni. A partire da domenica 21 febbraio, in Campania sono scattate le nuove restrizioni. La decisione è stata presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce del grosso aumento dei contagi e dell’indice Rt, vale a dire quello che calcola il potenziale di trasmissione del virus, che è arrivato nei giorni scorsi a 1,16. Tanto per intenderci, una volta superato il limite di 1,25, scatterebbe la zona rossa.

COSA CAMBIA IN ZONA ARANCIONE

Innanzitutto, è stato ristabilito il divieto di spostamento tra comuni e regioni diverse. Fatta eccezione, ovviamente, per motivi di lavoro o di salute. Una volta al giorno si potrà far visita a parenti o amici. Per i comuni al di sotto dei 5mila abitanti è consentito lo spostamento entro 30 km anche verso un altro comune. Confermato il coprifuoco dalle 22 di sera alle 5 del mattino. Bar, ristoranti, pasticcerie chiudono. L’asporto è consentito dalle 5 alle 22 con una sola restrizione: dalle 18 alle 22 è vietata alle attività prevalentemente di bar ma senza una cucina. All’interno degli alberghi è consentita la consumazione di cibi e bevande senza limiti di orario. Confermato il delivery a qualsiasi ora, nel rispetto delle norme.

I centri commerciali rimarranno aperti, tranne che nelle giornate festive e prefestive, mentre i musei chiuderanno. Con le dovute restrizioni, saranno consentiti matrimoni e funerali. Per la scuola confermata l’opzione “mista”: 50% in presenza e 50% in didattica a distanza.

ELEZIONI A RISCHIO?

Elezioni comunali a rischio? Nella prossima primavera, precisamente durante l’ultima settimana di maggio, si dovrebbero svolgere le elezioni comunali. Il condizionale è d’obbligo. Perché s’attende ancora il via libera da parte del nuovo governo Draghi. La decisione, con ogni probabilità, verrà presa entro i primi giorni di marzo. L’aumento dei contagi, e il piano vaccini che procede ancora a rilento, non garantiscono ancora la massima sicurezza. L’anno scorso, nel 2020, le elezioni slittarono da giugno a settembre. In provincia di Salerno, Battipaglia, Eboli, e Salerno, sono i comuni più importanti chiamati alle urne per rinnovare la carica di sindaco. Diversi esponenti politici, tra consiglieri regionali e parlamentari, hanno confermato che il rischio di rinviare le elezioni, attualmente, è concreto. Vedremo cosa decideranno, a Roma, nelle prossime settimane.