Una giungla nel quartiere Sant’Anna. Le scuole “Fiorentino”, simbolo del rione da decenni, dopo la chiusura si sono trasformate in un ricettacolo di degrado e sporcizia. Rifiuti, escrementi, erbacce incolte e cattivi odori: è questo lo scenario attuale del plesso scolastico che avrebbe dovuto riaprire i battenti a settembre del 2020. Rabbia e sconforto per i residenti e i commercianti. E il preside Palo: «Senza i soldi i lavori non partiranno mai».
«A fine maggio – spiega il preside Dario Palo – la Regione ha inviato la graduatoria definitiva al Miur per quanto riguarda i finanziamenti. Siamo tra i primi in Campania (quarti) ma il problema è che manca il passaggio finale: il Ministero deve trasmettere i finanziamenti al Comune di Battipaglia, fino ad allora i lavori non potranno mai partire». A distanza di un mese, dunque, nelle casse dell’Ente i soldi ancora non ci sono e, di conseguenza, non è possibile indire la gara d’appalto. «Ho parlato col direttore generale dell’ufficio scolastico della Campania – prosegue Palo – per sollecitare il Ministero a inviare questi finanziamenti perché è nell’interesse di tutte le scuole della Campania». Da due anni la struttura è abbandonata a sé stessa in un contesto di deterioramento che sconforta sempre più i residenti e i commercianti.
«Ho ricevuto lamentele dai residenti per la sporcizia e per la frequenza notturna di persone poco raccomandabili. Ho segnalato al Comune, e agli organi competenti, le condizioni in cui versano i plessi – precisa Palo – che hanno creato problemi non solo in termini di degrado, ma pure in termini socio-economici con la chiusura dei negozi o con la mancanza di volontà da parte dei cittadini di venire in questa zona. Ancora non ho avuto risposte concrete, ma credo che la manutenzione e la vigilanza spetti al Comune a prescindere dalle segnalazioni».
E chi tra quelle vie ci abita da decenni, racconta di una situazione sconfortante. «Fa tristezza vedere quell’edificio in queste condizioni» dice Franco Zottola, insegnante di matematica in pensione che vive proprio di fronte alla scuola. «Prima vedevo tanti studenti – continua – passare in continuazione, ora lo scenario è deprimente. È diventato un luogo di sporcizia e presidio per animali: i gatti hanno letteralmente preso possesso del territorio. Mi sono sempre chiesto se quell’edificio sia realmente fatiscente…». E gli fa eco l’amaro commento di un’altra insegnante, Francesca Troisi: «La scuola è diventato un cumulo di rifiuti. La zona è continuamente invasa da odori nauseabondi che credo derivino da rifiuti organici o da animali morti. Faccio difficoltà a camminare sui marciapiedi che costeggiano la scuola. Battipaglia non sembra un paese civile».
Negli ultimi due anni, il Comune ha speso oltre 360mila euro per la locazione delle aule d’emergenza in attesa che, con i soldi del Piano triennale d’edilizia scolastica regionale, l’istituto Fiorentino venga demolito e ricostruito in via De Gasperi. Smistando oltre 900 alunni nelle varie sedi scelte. Il calvario sarebbe dovuto durare due anni, fino a settembre 2020 data indicata per la riapertura della struttura. Per adesso c’è una giungla abbandonata nel cuore del rione Sant’Anna che ha depresso commercio e residenti.
Il quartiere è stato decapitato» è laconico il commento di Sergio Ferraiuolo, storico cartolaio di via De Gasperi. Sergio lo conoscono tutti nel quartiere Sant’Anna, ha venduto le penne a decine di migliaia di studenti che, negli ultimi venti anni, hanno frequentato le scuole del rione. E, in particolare, le “Fiorentino”: prime scuole medie a Battipaglia. «Prima che chiudessero le scuole – dice Sergio – c’era un gran traffico di gente. Non solo gli alunni, anche le mamme e i papà che li accompagnavano e tornavano a prenderli. Rendevano viva la zona e il commercio. Da due anni a questa parte la mattina sembra una via morta. Ogni giorno sembra estate quando, mi ricordo, le scuole chiudevano e il commercio inevitabilmente calava un po’».
Oggi, Sergio si è adeguato ai tempi che corrono e mantiene ancora viva la sua attività nonostante le mille difficoltà: «Le scuole Fiorentino, a mio avviso, rappresentavano a pieno titolo l’istituzione per eccellenza del quartiere. Da quando sono state abbandonate al degrado è scaturita, ovviamente, la flessione economica. Erano un bene non solo per il commercio, ma pure per la vita cittadina e per quello che hanno rappresentato storicamente». Il titolare della cartolibreria “Punto Copy” ricorda pure un aneddoto: «Nel ’79, se non ricordo male, furono inaugurati i Padiglioni. Mi ricordo che ci trasferirono dalla “De Amicis” a quell’istituto. Insomma, parliamo di una struttura di circa 40 anni a un solo piano. Mi sembra esagerato considerarla inagibile. Spero che la situazione si risolva nei prossimi mesi, ma ho più d’un dubbio. Sono passati due anni e ancora non sappiamo nulla».