Torre oncologica: ok dal Comune. Raccolte oltre 2mila firme in un anno, la giunta recepisce le istanze di Trimarco, Del Vecchio e Panico. Ora parola all’Asl.
Battipaglia come nuovo centro della rete oncologica in Campania: l’amministrazione chiede ufficialmente l’impegno all’Asl di Salerno. Lo scorso 24 febbraio, la giunta comunale guidata dalla sindaca Cecilia Francese ha recepito le istanze di Antonio Trimarco, Luigi Del Vecchio e Cosimo Panico, la triade che a febbraio dell’anno scorso organizzò una raccolta firme in diversi punti della città per istituire una torre oncologica, quale presidio terapeutico e preventivo, all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. Migliaia le firme raccolte: 2.147 per l’esattezza.
«Siamo soddisfatti di aver portato a Palazzo di Città le istanze di 2.147 cittadini – commenta Trimarco, coordinatore Asl presso l’ospedale battipagliese – che reclamano a gran voce l’istituzione di un servizio fondamentale per Battipaglia e per l’intero comprensorio della Piana del Sele e dei Picentini. Da anni la nostra comunità è scossa dall’emergenza ambientale che solleva le giuste preoccupazioni della popolazione circa possibili correlazioni tra l’inquinamento atmosferico e le condizioni di salute d’ognuno: l’istituzione della torre oncologica, in un simile scenario, sarebbe di vitale importanza». Poi, i ringraziamenti. «Un grazie ai cittadini, all’amministrazione comunale, e al fondamentale contributo dato a questa iniziativa da parte del professore Luigi Del Vecchio e dell’attivista Cosimo Panico».
Attualmente, in provincia di Salerno l’unico Roc (centro oncologico di riferimento) è in via San Leonardo, all’ospedale “Ruggi d’Aragona”. «Al fine di evitare disagi e lunghi spostamenti della popolazione e preoccupanti ritardi nelle cure e nei controlli – si legge nella delibera di giunta – cui devono sottoporsi i pazienti oncologici, i cittadini di Battipaglia hanno richiesto l’istituzione di una torre oncologica». I punti di forza della città capofila della Piana del Sele, secondo l’Ente, sono rappresentati dalla «collocazione alle porte del Cilento, dalla concentrazione di strutture pubbliche e private, dai servizi offerti e dal numero di abitanti, e dallo snodo ferroviario e autostradale tra i più importanti nel Mezzogiorno». Dopo la proposta di fare voti all’Asl di Salerno, ci sarà bisogno che dagli uffici di via Nizza si metta in campo ogni azione necessaria per la candidatura del presidio ospedaliero come sede della torre oncologica.