Curò centinaia di pazienti dallo scoppio della pandemia nonostante fosse in pensione: beffardo destino per Giuseppe Comodo, medico in trincea sconfitto proprio dal Covid. S’è spento all’ospedale di Scafati.
Non ce l’ha fatta Giuseppe Comodo. Il Covid lo ha sconfitto, nonostante lui per primo avesse curato centinaia di pazienti a domicilio. Era un medico in trincea, Comodo. Decise, nonostante fosse in pensione, di continuare a prestare servizio al 118 per aiutare i pazienti positivi. Andava nelle case. Curava le gente. Lui non c’è riuscito: il maledetto virus, che da due anni tiene sotto scacco il mondo intero continuando a mietere vittime, s’è portato via anche il 69enne.
Ieri sera, all’ospedale “Scarlato” di Scafati, il medico è morto. Risultò positivo il 30 dicembre scorso, dopo un Natale passato “in missione” a curare i positivi presso le loro abitazioni. Non si fermava mai, Comodo, molto noto a Battipaglia per i tanti anni di servizio prestati al Pronto soccorso del “Santa Maria della Speranza”, vera e proprio palestra di formazione per lui. Da qualche giorno era entrato in terapia intensiva e le sue condizioni s’erano aggravate. Lacrime e cordoglio da centinaia di colleghi sparsi per la provincia che lo conoscevano.