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Problemi di miasmi a Belvedere. Questa volta, però, non sono i rifiuti. Residenti infuriati per i cattivi odori di letame che hanno invaso il quartiere durante la scorsa settimana.

Annusatori cercasi non solo in Regione: anche il quartiere Belvedere di Battipaglia ne avrebbe bisogno. Se l’Arpac cerca “esaminatori di odori” per 13 euro all’ora, potrebbe provare a cercare nella periferia della città capofila della Piana del Sele: nel popoloso rione Belvedere ce ne sarebbe bisogno. Il problema? La puzza di letame. Letteralmente. Di recente, un gruppo di residenti del quartiere, che ha preferito rimanere anonimo, ha segnalato l’episodio al consigliere di opposizione Maurizio Mirra (Civica Mente) tramite una nota. «Un susseguirsi di episodi, sia mattutini che serali, durante i quali un forte ed eccessivo odore sgradevole di letame inonda le zone di Battipaglia, Belvedere e limitrofi. Accade tutti i giorni da circa una settimana. I residenti sono oramai esasperati perché l’odore nauseabondo si sente sempre più spesso e nonostante il caldo torrido di questi giorni sono costretti a chiudersi dentro perché il fetore è talmente forte che le finestre bisogna tenerle chiuse».

Se fino a qualche mese fa i cittadini di Battipaglia erano costretti a convivere con altro tipo di miasmi, generalmente proveniente dagli impianti di trattamento rifiuti pubblici e privati, adesso il nuovo nemico dei nasi battipagliesi ha un altro nome. E un altro colore. «La problematica va avanti da diversi giorni – raccontano i residenti – e non è più tollerabile. Ogni annosi presenta sempre lo stesso problema, ma adesso è veramente troppo, insopportabile. Non si riesca a capire da dove provenga questo disgustoso e continuo puzzo e se è veramente letame, anche se – continuano – sembra più qualcosa di chimico e se così fosse stiamo respirando veleni. Chiediamo maggiori controlli – concludono – da parte delle forze dell’ordine e anche da parte del comune con la speranza che questi incresciosi episodi non avvengano più».

Una vicenda che ha costretto gli oltre 8mila residenti del rione Belvedere a tenere le finestre chiuse proprio nei giorni in cui il forte caldo ha cominciato a farsi sentire. Da qualche giorno, precisano alcuni abitanti del quartiere, la puzza sembrerebbe sparita. Chiuso un capitolo se ne apre un altro: dopo l’allarme furti degli anni passati, che per due estati consecutive non ha lasciato dormire sogni tranquilli ai residenti di Belvedere, costretti a convivere con la paura che ogni sera potesse essere quella buona per un tentativo di furto, adesso scoppia la guerra del letame (dopo quella dei rifiuti). I residenti si sono detti già pronti a dare battaglia qualora i cattivi odori dovessero ripresentarsi, onde evitare di dover trascorrere l’ennesima estate infernale.