Il Tar di Salerno condanna i privati per i rifiuti campionati in un deposito di gasolio. L’ordinanza di demolizione da parte del Comune è legittima: adesso toccherà ripristinare lo stato dell’arte.
Un deposito di gasolio trasformato in un sito per il campionamento dei rifiuti. Adesso il Tar Salerno ha accolto la tesi del Comune di Battipaglia che ne aveva ordinato la demolizione. E i privati saranno costretti a ripristinare lo stato dell’arte.
La sentenza del tribunale amministrativo di Salerno ha ritenuto legittima l’ordinanza di demolizione, emanata lo scorso giugno dal settore Tecnico, bocciando di fatto il ricorso presentato dalla Logistica Centro Intermodale s.r.l., Nappi Sud s.r.l. e Logistica delle Risorse s.r.l.. L’impianto nacque come deposito di gasolio ma nel tempo fu trasformato in un laboratorio per analizzare i rifiuti. Una trasformazione della destinazione d’uso che, come rivela l’edizione odierna de La Città di Salerno, aveva implementato la volumetria e aggravato il carico urbanistico di zona.
Ma ci sarebbe di più. Secondo il Tar di Salerno la natura cosiddetta “pertinenziale” della struttura non era rilevante, poiché l’autorizzazione edilizia del 2005 era stata concessa ai fini del deposito. L’aumento della volumetria, e il cambio della destinazione d’uso, avvenute successivamente, avevano snaturato i requisiti iniziali. In ogni caso la partita non è ancora terminata. I legali della ditta, Francesco Cesaro e Giuseppe D’Amico, probabilmente ricorreranno al Consiglio di Stato, poiché la sentenza dei giorni scorsi è di primo grado.