Dipendente ricoverato in ospedale dopo aver accusato un malore mentre lavorava al Comune di Battipaglia: rivolta per il troppo caldo a Palazzo di Città.
Nuova estate e vecchi problemi di caldo a Palazzo di Città. I soliti, da 10 anni a questa parte. Questa volta, però, qualcuno ha rischiato di lasciarci le penne. Un dipendente comunale del settore Avvocatura, ieri mattina, si è improvvisamente accasciato al suolo seminando il panico tra i colleghi i quali hanno allertato i soccorsi. Con un po’ di ritardo, i sanitari sono giunti sul posto trasferendo l’uomo all’ospedale di Eboli dove attualmente è sotto osservazione.
Nonostante dal “Maria Santissima Addolorata di Eboli” sembrerebbero aver escluso la correlazione tra le temperature roventi e il malore, l’episodio ha acceso gli animi a Palazzo di Città, e i dipendenti hanno chiesto alla sindaca un nuovo stop ai rientri pomeridiani. Tra i corridoi dell’Ente si è tornato a parlare dell’impianto della discordia: il trigeneratore costato 1 milione di euro di soldi pubblici che avrebbe dovuto migliorare il clima interno al Comune, e che invece non solo risulta inattivo da 12 anni: adesso è anche obsoleto. Il pezzo che andrebbe sostituito per rimetterlo in funzione non si trova più: l’impianto non serve più a nulla. Se non a testimoniare lo spreco di danaro pubblico, e a ricordare, ogni estate, che i dipendenti comunali sono costretti a lavorare in condizioni climatiche assurde e pericolose. Temperature record che, l’anno scorso, valsero addirittura una sanzione da parte dell’Asl di Salerno.
Nel pomeriggio di ieri Antonio Apadula e Alfonso Rianna della Cgil, insieme alle rsu interne Ermanno De Stefano e Luigi Stelo, hanno incontrato la sindaca Cecilia Francese per sottolineare i disagi. La prima cittadina sembrerebbe d’accordo a sospendere i rientri pomeridiani, previo confronto con l’Ufficio tecnico.