Blitz dei Noe e dell’Asl nei rifugi “fai da te” per animali randagi della provincia di Salerno e di Napoli. Gli animalisti non ci stanno, e presentano un esposto al Prefetto di Salerno, chiedendo di fare luce sulla vicenda
Mobilitazioni anche a Pontecagnano Faiano. Interviene il sindaco Giuseppe Lanzara: «Sostengo le battaglie contro il randagismo, ma ogni iniziativa deve rispondere al principio di legalità»
Nelle scorse settimane, nella provincia di Salerno e di Napoli, dei blitz ad opera dell’Asl veterinaria e delle forze dell’ordine (Noe) hanno posto i sigilli a vari rifugi messi in piedi da comuni cittadini in maniera autonoma, su terreni di fortuna o di proprietà, per mettere al riparo e offrire assistenza ai numerosi randagi presenti sul territorio. Ciò ha scaturito l’indignazione degli animalisti, che hanno presentato in data 29 settembre un esposto al Prefetto di Salerno, per segnalare l’azione e richiedere un pronto intervento.
La rabbia dei volontari
Antonio Lanzetta, uno dei volontari e scrittore affermato, si è esposto sulla vicenda spiegando: «Tutti gli animalisti sono a favore della legalità. Ci sono persone che spendono soldi e risorse, sacrificano la propria vita per occuparsi dei randagi. Qui da noi il randagismo è una piaga sociale ed esistono solo due modi, a mio avviso, per contrastarlo. In quanto responsabile degli animali presenti sul proprio territorio secondo le leggi in vigore, i sindaci avvalendosi delle Asl devono fare sterilizzazioni a tappeto», e aggiunge: «Invece di perseguire i rifugi che, per disperazione sorgono proprio per far fronte alle negligenze delle istituzioni, si dovrebbe trovare un modo per renderli legali, a norma con le regole sanitarie e di sicurezza. Città come Salerno non hanno nemmeno uno schifo di gattile, ma come ci vogliamo presentare in Europa?».
Secondo l’animalista, andrebbe attuato un sistema che regoli le adozioni e incentivi le famiglie ad adottare, anziché acquistare gli animali: «Sappiamo tutti da dove arrivano i Bulldog francesi o altri cani alla moda. Paesi dell’est e dell’hinterland napoletano, venduti a prezzi più bassi rispetto agli allevatori, e spesso cagionevoli di salute», afferma il volontario.
Proprio gli animalisti, dinanzi a queste mobilitazioni da parte dell’Asl, sono rimasti particolarmente straniti. Hanno segnalato infatti come l’ente non risponda con frequenza alle chiamate di soccorso dei volontari, mentre in questa circostanza, l’intervento si è rilevato immediato, oltre che di elevate proporzioni: «Sospettiamo che dietro di questo possano esserci i solleciti dei consorzi e delle società che gestiscono i “canili-lager”. Forse, in seguito alle azioni messe in atto indipendentemente dai cittadini, avranno accusato una perdita economica tale da far smuovere l’Asl» dice Lanzetta.
L’esposto al Prefetto degli animalisti
Dpa Onlus, insieme ad altre associazioni che operano sul territorio, ha presentato un esposto diretto al Prefetto di Salerno in cui fa richiesta di alcuni interventi da parte dell’istituzione in merito a ciò che in queste settimane è accaduto. Nel dettaglio gli animalisti fanno innanzitutto richiesta di una verifica della reale legittimità delle operazioni svolte, oltre che la legittimità delle convenzioni dei Comuni con i canili privati, ed implementare i controlli in quelli segnalati come non a norma, in modo da tutelare la salute degli animali e vigilare sul rispetto di tutte le procedure di sterilizzazione e pagamento delle diarie.
Tra le richieste figura anche quella di un tavolo tecnico che comprenda i rappresentanti degli Enti, delle Associazioni, delle Asl e delle forze dell’Ordine affinché ci possa essere un coordinamento sulle modalità di ricovero dei cani e dei gatti.
Blitz anche a Pontecagnano. Interviene il sindaco Lanzara
I blitz dei Noe e dell’Asl non ha risparmiato neanche il “Giardino degli invisibili” situato a Pontecagnano Faiano, e a tal proposito è intervenuto il sindaco Giuseppe Lanzara, che ha detto: «Da sempre, sono un convinto sostenitore delle battaglie per contrastare il fenomeno del randagismo e/o delle violenze sugli amici a quattro zampe; ciò non esclude tuttavia, ma anzi rafforza, l’idea che qualsiasi iniziativa debba rispondere al principio di legalità e rispetto ossequioso delle regole. Confido nel lavoro dei Noe, del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, della Polizia Municipale degli Uffici del Comune, che sapranno fare luce sulla vicenda. In quanto a questa Amministrazione, ribadisco che si spenderà ancora per garantire condizioni ottimali per gli animali che vivono sul territorio, sempre però che esse non confliggano con le leggi imposte in materia».
Il primo cittadino, in merito a una delle richieste degli animalisti, ovvero le sterilizzazioni a tappeto, ha così riferito: «Le sterilizzazioni a tappeto sono una delle possibili soluzioni, che sicuramente porteremo a termine. Ad oggi comunque esiste una convenzione con una associazione del territorio che ha già debitamente effettuato un porta a porta per mappare il territorio ed incentivare alla microchippatura. Le misure sono molte e sempre stabilite sulla base di una fittissima collaborazione fra ente e volontari; collaborazione che ci permette di tutelare tanto gli animali quanto chi amorevolmente se ne occupa».