La Statale killer miete due vittime in 24 ore: dopo la madre, Enza Avallone, muore anche la piccola Greta Campeglia ad appena 2 anni. Oggi i funerali alla chiesa “San Bartolomeo di Eboli”.
Un bagno di folla. Questa mattina, alle 10.30, ai piedi della chiesa “San Bartolomeo” di Eboli c’erano centinaia di persone per dare l’ultimo saluto ad Enza Avallone, la 38enne di Battipaglia deceduta martedì scorso sul colpo, a seguito d’un incidente sulla Statale killer tra Eboli e Battipaglia, e alla piccola Greta Campeglia, la figlia di appena 2 anni che viaggiava accanto alla madre, deceduta per un trauma cranico 24 ore dopo all’ospedale “Santobono” di Napoli.
Dopo 24 ore di lotta tra la vita e la morte, Greta Campeglia, la bimba di 2 anni rimasta coinvolto nell’incidente di martedì mattina, sulla Strada Statale 19 che collega Eboli e Battipaglia, è morta. Nel pomeriggio di martedì mattina s’era riaccesa una piccola speranza nonostante la situazione critica nella quale versava: era giunta prima al reparto Rianimazione diretto da Fernando Chiumento dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia, in eliambulanza, né sanguinante né con ferite da taglio. Tutti traumi interni: uno toracico, uno addominale, quest’ultimo curato dai medici battipagliesi costretti ad asportare la milza, e un altro cranico. Fatale, molto probabilmente, il trauma cranico che i medici del nosocomio napoletano hanno cercato di curare in ogni modo. Ha resistito per quasi 24 ore il cuore della piccola Greta, intubata sin dalle prime ore del ricovero, e poi ha ceduto. Non è da escludere, secondo una prima ricostruzione fornita dai medici, che la bimba non viaggiasse seduta nel passeggino. Dubbi che potranno sciogliere solamente gli inquirenti, ancora a lavoro sulla ricostruzione esatta della dinamica, nei prossimi giorni. Per adesso la certezza è un destino beffardo, che lega madre e figlia, morte a distanza di 24 ore a causa di un incidente stradale.
INDAGINE PER OMICIDIO COLPOSO
La prima svolta del caso riguarda il conducente della Fiat 500: il giovane 22enne, attualmente calciatore in forza all’Ebolitana, che martedì mattina ha colpito in pieno la Lancia Y – che sembrerebbe aver invaso la corsia opposta dopo aver sbandato con l’auto – è indagato per omicidio colposo. La salma di Avallone, sulla quale è stato eseguito l’esame esterno dalla dottoressa Marina D’Aniello, è stata liberata dal magistrato Saba Morris. Stesso discorso per la piccola Greta Campeglia: esame esterno e salma liberata. Questa mattina, alle ore 10.30, presso la chiesa “San Bartolomeo” di Eboli, la parrocchia del rione Paterno che ha visto crescere Enza Avallone, ci sarà l’ultima messa d’addio, con il rito funebre che partirà direttamente dall’ospedale cittadino “Santissima Addolorata”. Si piangerà due volte, perché Don Alfonso Raimo celebrerà i funerali anche per la figlia Greta. La polizia municipale è a caccia di dettagli cruciali per determinare eventuali responsabilità dei due conducenti. Ancora non è chiaro se possa essere stato fatale un sorpasso azzardato o una semplice distrazione. L’unica certezza è il tempo che s’è fermato, ancora una volta, sull’asfalto maledetto della SS19.