Eboli, manutenzione KO: chiuse due scuole

Niente didattica in presenza domani a Eboli per le scuole “Pietro da Eboli” e “Pendino” a causa dei termosifoni fuori uso

Riscaldamenti al tappeto. A mettersi tra gli studenti e il ritorno tra i banchi di scuola non è più soltanto la pandemia globale Covid-19, ma anche la mancanza di manutenzione. Accade in due istituti ebolitani, il “Pietro da Eboli” e il “Pendino“, che domani non riapriranno i battenti come regolarmente previsto. Le aule sono troppo fredde per la didattica in presenza, e quindi gli studenti dovranno continuare “a distanza”.

Nonostante i lunghi mesi di stop, che avrebbero potuto permettere la realizzazione di interventi di manutenzione per ripristinare il funzionamento dei termosifoni, nulla è stato fatto, alimentando così la rabbia dei genitori. Come riporta La Città di Salerno, la dirigente scolastica Roberta Talamo ha più volte sollecitato il Comune per un pronto intervento, che però non ha mai trovato riscontro.

Se le classi della “Pietro da Eboli” e “Pendino” resteranno vuote, così non sarà per le scuole dell’infanzia “Paterno“, che riprenderanno da domani con la didattica in presenza, ma anche qui la dirigente sottolinea un disservizio, che non riguarda il riscaldamento, ma bensì la mensa. Il servizio non sarà attivato, e quindi le lezioni si svolgeranno dalle ore 8:00 alle 13:00.

Sgroia: «Rinviare la ripresa delle attività didattiche»

La preoccupazione principale per genitori e personale scolastico resta sempre quella di scongiurare il contagio da Covid tra gli alunni. A tal proposito, attraverso un post Facebook, è intervenuto l’ex sindaco facente parti di Eboli, domandando la sospensione delle attività scolastiche.

«L’andamento della curva dei contagi in Città suggerisce, infatti, un atteggiamento di maggiore prudenza – dice Sgroia – L’ordinanza regionale consente ai Comuni, valutando le condizioni locali, di assumere provvedimenti in tal senso. Ho contattato il commissario De Iesu per condividere queste considerazioni, mi auguro vorrà tenere conto delle preoccupazioni di tanti genitori ed insegnanti. La salute prima di tutto».