Stop al mercato settimanale del sabato nel rione “Paterno” di Eboli. La decisione del sindaco Facente Funzioni Luca Sgroia, arrivata nella serata di ieri, ha fatto molto discutere. E i venditori ambulanti preparano il presidio.
Gli ambulanti dicono “no” all’ordinanza emanata dal sindaco Facente Funzioni di Ebpli, Luca Sgroia, che ha deciso di sospendere il mercato settimanale del sabato e dei mercatini dal 24 al 31 ottobre. Una decisione presa «per evitare pericolosi assembramenti» e prevenire il diffondersi del virus.
La comunicazione, arrivata solamente nella serata di venerdì, ha mandato su tutte le furie i commercianti che, denunciano questa mattina, non hanno ricevuto nessuna notifica. «Non è una protesta facinorosa – dice il sindacalista Ciro Pietrofesa ai microfoni di SudTv – ma pacifica. Diciamo basta alle amministrazioni che adottano criteri non conformi e senza rispetto per gli ambulanti che sono lavoratori. Non si può emettere un’ordinanza alle 10 di sera. Siamo d’accordo sul pericolo dell’epidemia, ma non possiamo essere noi i capri espiatori. Al danno della chiusura di oggi, s’aggiungerà quello del lockdown. E a pagare siamo sempre noi commercianti».
Mercato chiuso dalla mattina alla sera, ma gli ambulanti si sono recati comunque nel cuore del rione “Paterno”, sede centrale del mercato settimanale, per un presidio ad oltranza. «A tal proposito, interagendo telefonicamente con l’Assessore al ramo, ho chiesto che tale ordinanza fosse estesa a tutti visto l’urgenza nel contrastare il virus. Gli ambulanti, i quali non sono stati avvisati, parteciperanno al mercato in modo regolare, non ottemperando all’ordinanza perché illegittima da qui la richiesta al Prefetto di Salerno di annullarla ad horas. Il danno è causato anche ai consumatori che si vedranno negare la libera concorrenza e quindi avere più scelte per i propri acquisti. Gli operatori alimentari subiranno anch’essi i danni visto che la merce comprata se non venduta domani dovrà andare al macero» conclude Pietrofesa, presidente provinciale dell’Anva Confesercenti di Salerno.