Scoperto il cadavere di un 83enne a Eboli nella sua casa e in avanzato stato di decomposizione: l’uomo era morto circa due mesi fa
Tragico rinvenimento a Eboli, nel cuore del rione Pescara. Allertati da un cattivo odore, dei residenti hanno chiamato gli agenti della polizia municipale ed i vigili del fuoco, che hanno fatto irruzione nell’appartamento indicato dalla segnalazione attraverso il balcone. A loro è toccato fare la tragica scoperta: un uomo di 83 anni è stato ritrovato deceduto e in avanzato stato di decomposizione nella sua dimora. Probabilmente l’anziano era venuto a mancare circa due mesi fa, ma nessuno se ne era accorto.
A riportare il fatto è La Città di Salerno, che spiega come negli ultimi tempi l’uomo, di nome Giovanni, che per gran parte della sua vita aveva vissuto e lavorato alla Fiat a Torino, prima di rientrare nella sua Eboli per godersi la pensione, era rimasto del tutto solo.
Come affermato da alcuni residenti dello stabile in cui l’uomo viveva, le sue condizioni psichiche erano non poco peggiorate. Ad occuparsi dell’anziano era l’unico parente in città, un nipote che, dopo aver subito un incidente, s’è trovato impossibilitato ad offrirgli ancora assistenza.
Servizi sociali e Asl non sono mai stati allertati e informati delle condizioni dell’uomo, che così s’è trovato a dover badare a se stesso fino agli ultimi giorni della sua vita, avvolto da numerosi aggetti che invadevano la sua casa, così come riportato dalle forze dell’ordine che hanno assistito al ritrovamento, tra cui strumenti musicali: il signor Giovanni era infatti ben noto per la sua grande passione che coltivava per la musica. Una terribile storia di solitudine e assenza, l’ennesima dei giorni nostri.