Numerose problematiche per i cittadini in vista dell’evacuazione a Battipaglia
I battipagliesi desiderano passi in fretta questo 8 settembre, giorno in cui Battipaglia diventerà per qualche ora una città fantasma. È prevista infatti, in questa data, una procedura di evacuazione per mettere in sicurezza i cittadini durante il disinnesco dell’ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, che per anni ha riposato silente in zona Spineta.
Dei supermercati, bar, e altre attività commerciali della zona interessata dall’evacuazione, che usufruiscono di sistemi di raffreddamento per i prodotti da loro messi in vendita, non tutti sono organizzati per le necessarie ore di stop all’erogazione della corrente elettrica. Alcuni titolari delle attività in questione ricorreranno all’utilizzo di generatori di corrente, ma per altri casi un generatore non basta, e quindi oltre ad una giornata di stop dal lavoro, che significa zero incassi, potrebbe aggiungersi il rischio di deterioramento della merce posta nei banchi frigo, con perdite economiche ancora maggiori.
La situazione è complessa anche per i nuclei familiari che possiedono animali domestici, come cani e gatti, perché non tutti potranno tenerli con sé durante le ore passate fuori casa. Sarà possibile portarli nel campo d’accoglienza allestito per l’occasione, ma soltanto se i cani saranno legati a un guinzaglio e provvisti di museruola e se i gatti saranno posti in un trasportino. Per molti la “segregazione” dei loro animali è sembrata però eccessiva, visto il lungo periodo di permanenza, e quindi si è sollevato il problema di trovare stalli idonei che non vadano a incidere sul benessere degli amici a quattro zampe.
L’evacuazione a Battipaglia inizierà alle cinque di mattina dell’8 settembre, e dovrebbe durare all’incirca dodici ore. Su una cosa però i cittadini battipagliesi possono sentirsi al sicuro: il fenomeno dello sciacallaggio. Dall’intera Regione saranno spiegati tutti gli agenti a disposizione per scandagliare le strade evacuate della città. I residenti, una volta ritornati in città a operazione conclusa, non dovranno quindi aspettarsi di trovare le loro case o le loro attività trafugate.