Non c’è pace per il “Never Give Up”, il bar situato al centro di Montecorvino Rovella, teatro nella notte tra mercoledì e giovedì dell’ennesimo episodio criminale: un incendio probabilmente a scopo ritorsivo. I due malviventi, Giovanni Visconti e Gerardo Corradino, rispettivamente 26enne e 41enne, già noti alle forze dell’ordine per reati di rapina e spaccio di droga, in trasferta da Eboli a Rovella, hanno dato fuoco allo zerbino dell’attività commerciale intorno alle 1.15 di giovedì notte.
La coppia si è immediatamente data alla fuga per le strade del centro di Montecorvino, senza però passare inosservati. Una pattuglia dei carabinieri della stazione di Rovella, agli ordini del maresciallo Francesco Grimaldi, coordinati dalla compagnia di Battipaglia guidata dal maggiore Vitantonio Sisto, infatti, ha da subito notato i due fuggire in modo sospetto. Visconti e Corradino sono stati prontamente bloccati dai militari che hanno tratto in arresto i due pregiudicati. Gli inquirenti, attualmente, seguono fortemente la pista della ritorsione, ma non sono da escludere, visti i precedenti dei due soggetti, motivi legati al traffico di stupefacenti. Adesso i riflettori sono accesi sul bar “Never Give Up”, che negli ultimi 15 giorni è stato teatro di due violente risse, una delle quali ha visto partecipare addirittura protagonisti addirittura parte del personale di sala, che annovera anche una ragazza imparentata con un noto pusher della zona: calci, pugni e vetri rotti, è la sintesi delle due zuffe avvenute a distanza di poco tempo all’interno del bar rovellese.
L’indagine, a tutto tondo, è ancora in corso. Stando a quanto rivelano i carabinieri di Battipaglia, i due avrebbero agito nella notte cospargendo di liquido infiammabile il tappeto del bar, dandolo successivamente alle fiamme. Poi, la fuga immediata a bordo di una vettura, nella speranza di non essere scoperti. Il pronto intervento dei militari ha evitato il peggio: le fiamme sono state spente dai carabinieri, che successivamente hanno bloccato i due malviventi conducendoli in caserma e arrestandoli per tentato incendio in concorso. Fortunatamente, l’intervento ha evitato il peggio: se le fiamme si fossero propagate, avrebbero sicuramente danneggiato la saracinesca e i tavoli situati all’esterno. I carabinieri sono a lavoro per ricostruire la dinamica esatta, e gli eventuali intrecci tra i due criminali ebolitani e i proprietari del “Never Give Up” che, nelle ultime due settimane, ha acceso fortemente i riflettori su di sé.