Il Consiglio di Stato blocca il palazzo di “don Ciccio” Santese. Gli appartamenti della struttura di 7 piani situata nel pieno centro cittadino, in via Roma, di fronte a piazza Conforti, non sono utilizzabili. “Congelata” la sentenza del Tar, si deciderà a maggio.
Stop al palazzo di Francesco Santese, meglio noto in città con l’appellativo di “don Ciccio”, che insisteva su via Roma, di fronte alla centralissima piazza Conforti, e che ospiterebbe oltre venti appartamenti per sette piani. Lo stop – come rivela in anteprima il quotidiano “La Città di Salerno” – arriva dal giudice del Consiglio di Stato che, di fatto, ha ribaltato la sentenza del Tar dello scorso ottobre. I giudici del tribunale amministrativo, sezione Salerno, avevano dato ragione all’imprenditore edile quasi 90enne, “re del cemento” tra gli anni ’80 e gli anni ’00, accogliendo il ricorso presentato dalla srl di proprietà dei Santese, la “Risanamento Battipaglia”, e dichiarando legittima la costruzione eretta sulle ceneri dell’ex palazzo “Turco”, e contestata dagli uffici dell’Ente.
Che fino al 2015 aveva approvato tutte le varianti del progetto, fino a quando i commissari straordinari Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone annullarono in autotutela tutte le varianti. C’erano più appartamenti del previsto: questa l’estrema sintesi. Una vicenda che finì davanti a giudici della giustizia penale, con quattro rinvii a giudizio disposti dal Gip di Salerno. Adesso l’ennesimo stop, che arriva dal Consiglio di Stato. L’udienza di merito è prevista per il 13 maggio 2021.