Rocco Scalesi, stando a quanto racconta il proprietario della ditta per la quale lavorava, sarebbe morto nel suo primo giorno di lavoro. Venerdì 9 luglio i funerali nel rione “Petrosino” di Salerno.
«È morto nel suo primo giorno di lavoro» dice con voce tremante, a telefono, Michele Caputo, proprietario della ditta che stava eseguendo i lavori di manutenzione da compiere sul capannone centrale sui suoli della Sabit di Montecorvino Pugliano, per ripristinare il tetto e i pannelli bruciati qualche mese fa da un vasto incendio, prima che Rocco Scalesi perdesse la vita precipitando da un’altezza di 10 metri.
«Lo conoscevo, Rocco, e giovedì mattina sarebbe dovuto essere il suo primo giorno di lavoro. Sarebbe, perché purtroppo il diavolo ha voluto che accadesse questa disgrazia» prosegue Caputo che giovedì mattina, intorno alle 10, è stato tra i primi ad essere informato del tragico episodio: il tetto d’uno dei tre capannoni, siti sulla Strada Statale 18 di Montecorvino Pugliano, ha ceduto improvvisamente. E Rocco Scalesi, operaio 64enne residente a Salerno, è precipitato violentemente al suolo perdendo la vita pochi minuti più tardi. Per il resto, massimo riserbo. «Non voglio aggiungere altro – conclude Michele Caputo – perché c’è un’indagine in corso da parte dei carabinieri e qualsiasi parola potrebbe essere indelicata. Un pensiero va alla famiglia rimasta orfana di una persona a loro cara».
Li ha celebrati Don Pasquale Mastrangelo, parroco della chiesa di San Paolo, situata nel cuore del rione “Petrosino” di Salerno. Lì dove Rocco Scalesi, insieme a tutta la sua famiglia, era molto conosciuto e apprezzato. Con una passione eterna, quella per i colori granata della Salernitana, che nel corso degli anni aveva avvicinato l’intera famiglia anche ai gruppi organizzati di tifo. Familiari, colleghi, e gli amici di sempre, sono accorsi nei pressi della chiesa per dare l’ultimo saluto a Rocco Scalesi. Che lascia la moglie, Giuseppina Notari, il figlio Ivan, la madre Antonietta Caputo, la sorella Lucia, il fratello Giovanni, la nuora Nicolina Longo, e tanti altri tra nipoti e cognati. Intanto, proseguono le indagini da parte delle forze dell’ordine. Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Battipaglia, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto, i primi ad accorrere sul posto, giovedì mattina, dopo la segnalazione del grave incidente. Restano da chiarire le dinamiche dell’incidente, innanzitutto, e le eventuali responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro.