Palazzo “De Santis” inagibile, via allo sgombero. L’ordinanza della sindaca Francese obbliga i residenti di via Francesco Spirito a lasciare l’edificio. Carenze igienico sanitarie.
Il palazzo “De Santis” di via Francesco Spirito va sgomberato. E le 10 famiglie dovranno trovarsi un nuovo alloggio. Lo hanno deciso a Palazzo di Città lo scorso 31 gennaio, quando l’amministrazione comunale retta dalla sindaca Cecilia Francese ha ordinato lo sgombero per i residenti di via Spirito per far seguito a un’altra ordinanza, quella del 19 gennaio, nella quale il Comune di Battipaglia ha dichiarato l’inagibilità dello stabile. La relazione è stata notificata ai proprietari del fabbricato e alle oltre 20 persone che lì dentro ci vivono da diversi anni. Per adesso, nella stretta traversa della principale via Roma non si muove una foglia. Sono ancora nelle rispettive abitazioni le famiglie. Presto, però, alle spalle della stazione ferroviaria arriveranno le forze dell’ordine: vigili del fuoco, caschi bianchi e polizia di Stato per eseguire lo sgombero degli occupanti. La situazione di degrado, unitamente l’insussistenza dei requisiti igienico sanitari che perdura da quasi due anni, non è più sostenibile.
Una storia che comincia l’8 giugno del 2020, quando i vigili urbani, coordinati dal comandante Gerardo Iuliano, rilevarono la fuoriuscita d’acqua, di origine fognaria, in via 28 Aprile. Acqua sporca che proveniva dal retro dell’edificio residenziale che ha accesso in via Spirito. Il giorno dopo, sul posto arrivarono i tecnici dell’Ente di piazza Aldo Moro accertando il ristagno delle acque luride dal cortiletto di via Spirito. A luglio del 2020, la prima ordinanza dal Comune che obbligava i proprietari al ripristino delle condizioni di igiene e salubrità, e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati nel cortile privato. Anche l’Asl di Salerno, con una nota a firma della dottoressa Annamaria Nobile, accertò la situazione di degrado e la carenza dei requisiti igienico sanitari in via Spirito.
Per oltre un anno, nessuno ha mosso un dito. Il degrado è rimasto lo stesso. Fino al 21 dicembre 2021, arrivarono nuovamente i caschi bianchi. Questa volta per accertare che il vano scala dell’edificio fosse stato invaso dai liquami. Una situazione che costrinse l’Asis a un intervento di chiusura dell’acqua potabile per evitare ulteriori sversamenti nelle vie pubbliche. Fino alle ordinanze degli ultimi giorni che imporrebbero «urgente e improcrastinabile necessità di lavori di manutenzione straordinaria al fabbricato». Se non ci saranno, sarà sgombero.