Da quasi due anni s’attende la pensilina all’esterno dell’ex Inam di via Gonzaga. Ping pong tra Asl e Comune, la Cisl invia l’ennesimo sollecito.
L’attesa d’una pensilina, all’esterno della sede dell’ex Inam di piazza Francesco, potrebbe presto terminare. Sono lunghe le code che, ogni mattina, si formano all’ingresso della sede dell’Asl di via Gonzaga a Battipaglia. Nei mesi estivi, gli utenti sono costretti a combattere col forte caldo in attesa del proprio turno. Nei mesi invernali, invece, i cittadini sono alle prese con le piogge e il maltempo senza un tetto sotto il quale ripararsi. Una vicenda che va avanti da circa due anni, quando Pietro Antonacchio, reggente della Cisl-Fp Salerno, scrisse la prima lettera all’indirizzo dell’Ufficio tecnico dell’Asl e della sindaca Cecilia Francese chiedendo di predisporre, «con urgenza», una pensilina all’ingresso del poliambulatorio in vista della stagione autunnale ormai alle porte. «Non è possibile» risposero dagli uffici di via Nizza perché l’installazione dei manufatti avrebbe poggiato sul marciapiede che è suolo comunale.
Considerando l’obbligo di evitare assembramenti e distanziarsi l’uno dall’altro, all’esterno dell’ex Inam negli ultimi 18 mesi si sono formate lunghe code. La Cisl, quindi, chiese al Comune di Battipaglia di trovare una soluzione di concerto con l’Asl, predisponendo tutti gli atti conseguenti e necessari per autorizzare la costruzione della pensilina. A febbraio, sulle scrivanie dell’Ente arrivano altre due note di sollecito. E ad agosto dal Gabinetto della sindaca Cecilia Francese una mail indirizzata all’allora dirigente del distretto battipagliese dell’Asl, Marilyna Aloia, con il via libera: si può procedere all’installazione delle pensiline. Ad oggi, però, non s’è mossa una foglia. Pietro Antonacchio, lo scorso 5 ottobre, ha scritto l’ennesima nota di sollecito chiedendo di intervenire al più presto.
IL COMMENTO DELLA DIRIGENTE DEL DISTRETTO 65
«L’installazione della pensilina è totalmente carico del Comune di Battipaglia – spiega Marina D’Aniello, nuova direttrice del distretto sanitario – che non ha potuto realizzarla in precedenza perché l’esercizio finanziario non lo permetteva. Adesso noi speriamo che le cose siano cambiate in meglio e che si possa fare. Per quanto mi riguarda la soluzione potrebbe essere anche quella di sfruttare l’uscita posteriore, previa realizzazione di una rampa di scale, per far accedere dal retro le persone in modo da evitare lunghe code all’esterno. Più di questo noi non possiamo fare, attendiamo che il Comune proceda».