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Imbrattata la fontana di via Olevano, il professore Luigi Del Vecchio, presidente dell’associazione di quartiere: «Ripulitela e non vi denunciamo».

Vandali in azione a via Olevano: fontana imbrattata nel cuore della notte. «Ripulitela entro una settimana e sarò pronto a perdonarvi». Parola di Luigi Del Vecchio, docente in pensione, e da anni presidente dell’associazione di quartiere di via Olevano. «A chi ha imbrattato la fontana pagata a spese nostre – dice Del Vecchio – dò una settimana di tempo per ripulirla altrimenti andremo dai carabinieri a denunciare». Rabbia e rammarico per l’episodio di vandalismo che ha fatto infuriare i residenti del quartiere. Nella notte tra mercoledì e giovedì, un gruppo di ragazzi – che secondo Del Vecchio sarebbero già stati individuati – si è divertito a imbrattare la fontana che prende il nome dall’omonima piazza intitolata ai Santi Cosma e Damiano.

Santi che, in via Olevano, si venerano ogni anno, a testimonianza del forte attaccamento religioso dei residenti. Proprio come Del Vecchio, che predica la strada del perdono: «Ho deciso di rendere pubblico quanto accaduto non per punirli, ma per educarli. Non è la prima volta che questi ragazzi disturbano la quiete pubblica del rione, e il compito di noi più grandi è quello di perdonarli ed educarli. Più di una volta mi è capitato di richiamare i ragazzini che lasciano costantemente la fontana aperta dopo aver bevuto: li invito a chiuderla, per non sprecare inutilmente acqua».

VENT’ANNI DI STORIA PER LA FONTANA REALIZZATA DAI RESIDENTI

Una piazza simbolo che nasce sul finire degli anni ‘90, quando tra le strade di Battipaglia, come in tutto lo Stivale, si ragionava ancora in lire: costò 2 milioni di lire, comprese le piante d’abbellimento. «Nel 1999 mi feci carico di realizzare questa fontana – racconta Del Vecchio – che fu fatta con le sole forze dell’associazione e con qualche contributo dei residenti. Poi sollecitammo il Comune per realizzare una piazza. E durante l’amministrazione Santomauro (l’ex sindaco Giovanni, ndr) fu portata a compimento restituendo civiltà e urbanizzazione a un rione che ne aveva fortemente bisogno».

Un quartiere dove ancora oggi non si dormono sogni tranquilli. «Purtroppo con rammarico – prosegue Del Vecchio – devo constatare che la sorveglianza qui non va di moda. Qualche pattuglia in più, specialmente di notte, sarebbe gradita. I residenti sono infuriati, e adesso c’è addirittura chi vuole sorvegliare autonomamente ciò che accade, per garantire ordine e pulizia della piazza e della fontana. Anche perché qui siamo abituati così: spesso e volentieri puliamo o realizziamo cose con i nostri soldi e col nostro impegno. Maggiori controlli sarebbero graditi, per evitare spiacevoli episodi come quello di ieri notte». I vandali sono avvisati, e il countdown è partito: una settimana di tempo per confessare e per ripulire. «Sono certo che i responsabili si faranno vivi autonomamente. Sarebbe un bel gesto di civiltà e di maturità. E magari imparano a capire che la sera ci si può divertire in tante maniere: certamente non vandalizzando e imbrattando cose dietro le quali ci sono sforzi e sacrifici».