Arriva la 74esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno, che a causa del Covid-19 si sposterà online: previsti numerosi ospiti, tra cui la star di “Happy Days“, Don Most
La pandemia globale non interromperà il tradizionale Festival Internazionale del Cinema di Salerno, giunto alla sua 74esima edizione. Ne modificherà però la fruizione: per il 2020 infatti, la storica cerimonia si sposterà sui social, in particolare sulla pagina Facebook ufficiale della kermesse, e sulla piattaforma digitale ufficiale, dove si svolgerà tutto in diretta streaming.
Tutto nacque dall’idea del Cine Club Salerno, e oggi la rassegna è divenuta una delle più longeve d’Italia, oltre che enorme orgoglio per Salerno tutta. Patrocinata dalla Regione Campania e dal Comune di Salerno, il Festival Internazionale del Cinema di Salerno si presenterà in una veste ancor più creativa e inedita rispetto al passato, e non mancheranno ospiti illustri.
I film selezionati sono 250, tra cui 120 provenienti da ogni parte del mondo. In giuria siederanno il giornalista Gaetano Amatruda, il regista Alfonso Della Rocca e il regista Ambrogio Crespi, vincitore della scorsa edizione con il film-denuncia sulla ndrangheta dal titolo “Terra Mia. Non è un paese per tutti”. Verranno inoltre ricordati Alberto Sordi, che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni, ed Ennio Morricone, lo straordinario compositore da Oscar scomparso lo scorso luglio.
Paola De Cesare, direttrice artistica del Festival, afferma: «Il Festival da sempre assegna al cinema un’importante funzione sociale e la sua finalità è quella di adeguare costantemente la propria linea con uno sguardo all’evoluzione delle tecnologie e dei nuovi mezzi audiovisivi. Per questo motivo, mai come quest’anno, con l’emergenza Covid-19 non potevamo esimerci dal non rimboccarci le maniche e trasformare il FICS in versione digitale. Ci mancherà moltissimo il calore del pubblico, l’emozione del “dietro le quinte” e le performance dal vivo. Siamo stati obbligati anche a rinunciare a diversi show già programmati da tempo e a rifiutare tante bellissime proposte artistiche che richiedevano necessariamente un’esibizione live. Nonostante tutto, sono stati tanti gli artisti che hanno voluto superare questo momento e adeguarsi alle nuove tecnologie offrendoci il proprio talento seppur attraverso lo schermo di un computer».
Gianni Pagliazzi, Responsabile Relazioni Esterne della kermesse, aggiunge: «L’emergenza da Covid-19 ha creato non pochi problemi al settore cinematografico, ma è importante guardare sempre al lato positivo che la vita e soprattutto gli imprevisti ci riservano. È indubbio che gli eventi dal vivo siano magici: creano pathos, empatia con il pubblico ed emozioni che, attraverso uno schermo, sono più difficili da suscitare. Nonostante ciò, grazie alla piattaforma digitale, le barriere geografiche sono state abbattute e quest’anno abbiamo avuto la possibilità di vantare un parterre di ospiti nazionali, ma anche oltre oceano, che hanno con entusiasmo accettato il nostro invito e che parteciperanno alla kermesse grazie ad un semplice click. Sono dell’idea che la tecnologia ed il futuro debbano stare al servizio della tradizione e, mai come quest’anno, il nostro Festival ha reso concreto questo binomio perfetto».
Prevista per domani la pre-puntata, con due appuntamenti in streaming imperdibili: si parte alle 18:00 con il talk “Mestieri del cinema”, in compagnia di Filippo Lui, musicista e compositore, Andrea Leanza, Prosthetic Makeup Artist, Giuliano Pannuti, scenografo, e Orazio Anania, organizzatore dell’International Police Award Art Festival. Alle 19:30 poi spazio alle interviste con Stella Nosella, scrittrice di editoria, televisione e cinema, e con il big internazionale Don Most, produttore cinematografico e musicista, noto per aver interpretato Ralph Malph nell’iconica sit-com americana Happy Days.
«Fortunatamente, nonostante le difficoltà operative, si è attuato un vero e proprio miracolo grazie soprattutto alle moltissime richieste di partecipazione ricevute da ben 50 nazioni e da Paesi lontani che attualmente vivono in condizioni sociali e politiche davvero difficili. Ciò, ci ha permesso di effettuare una selezione ben studiata ed accurata, proponendo un ventaglio vasto e versatile che passa dai documentari ai cartoni animati, dai lungometraggi scientifici a quelli di carattere culturale. Insomma, un florilegio di lungometraggi completo capace di accontentare i gusti e gli interessi di tutti», aggiunge infine il patron, Mario De Cesare.