Presentato ieri all’Hotel Palace l’opera prima della giornalista e scrittrice battipagliese Alessandra De Vita, “Suites Acide – Storie di ragazze rotte“
Il fascino del libro ha un retrogusto agrodolce. Per scriverlo sarà necessario spalancare delle porte del proprio cuore che spesso cigolano. Non è un’impresa semplice. Nella sua opera prima la giornalista e scrittrice, oltre che grande cultrice musicale, Alessandra De Vita ha scavato dentro sé per consegnare ai lettori “Suites Acide – Storie di ragazze rotte“. Un’opera, edita da Scatole Parlanti, che non si ritrova nel concetto di autobiografia, ma che raccoglie tanto del vissuto della battipagliese.
Il libro è stato presentato nel pomeriggio di ieri all’Hotel Palace, e a prendervi parte, oltre ad Alessandra De Vita, è stato anche il noto e stimato giornalista Antonio Manzo, già direttore de La Città, che ha saputo racchiudere in parole meravigliose tutto ciò che c’è all’interno di questo libro. Un libro che di fatto non si limita all’intreccio delle vite delle tre donne protagoniste, ma che scava a fondo e va al di là di quello che può esserci dietro un paio di occhi. Ognuno ha un passato, che grida e che fa male, e che vale la pena raccontare.
Nelle “Suites Acide” ritroviamo le vite di Isabel, che appena ventenne cerca di districarsi in una vita tutt’altro che stabile, tra caos e precarierà, ma piena di amore. C’è poi Giulia, in lotta con un futuro che ormai bussa alla sua porta, fatto di decisioni ed una nuova città da conquistare con le unghie affilate, Roma. In ultimo poi troviamo Mia, che alle spalle gode di una dorata storia familiare nella Germania dell’Est, ma che davanti a sé si trova l’incertezza di un presente fatto di borse di studio.
Tre donne rotte, ognuna diversa dall’altra ma accomunate dall’ardente desiderio di riuscire, di affermare la propria indipendenza. I tre racconti di vita quotidiana s’alternano alle note della musica che tanto riempie l’animo dell’autrice del libro che, nata a Battipaglia agli albori degli anni ’80, vanta un’importante carriera nel mondo del giornalismo: la sua firma s’è distinta su numerose testate, locali e nazionali. Tra queste La Città, Domani, Ansa e Grazia.