Il Bar Capri ha lanciato l’iniziativa video “Reverse Catcalling“: mettersi dall’altra parte per comprendere che «una violenza resta una violenza»
Anche il Bar Capri, storica attività e punto d’incontro battipagliese, si schiera dalla parte delle donne con un’iniziativa video lanciata sui propri canali social. L’attività, gestita da Carmine Monaco, non è certo nuova ad esporsi pubblicamente su tematiche sociali, come quelle sui diritti della comunità LGBTQ+. Questa volta al centro c’è il tanto discusso fenomeno del “catcalling“.
«Per capire il problema della violenza sulle donne bisognerebbe partire dal sapere di cosa stiamo parlando, e molti, troppi forse, nemmeno sanno che dietro ad un comportamento di questo tipo, anche se apparentemente innocuo, si nasconde una vera e propria violenza, sempre», fanno sapere, attraverso una nota, dal Bar Capri.
Informare, parlarne e smuovere le coscienze. Con questo video il “Capri” ha voluto rovesciare una classica situazione da catcalling, trasformando quelli che generalmente sono gli aggressori, gli uomini, in vittime di complimenti e battutine fastidiose, volgari e assolutamente mai richieste. Un vero e proprio “Reverse Catcalling” per far comprendere a chi sta dall’altra parte cosa significhi realmente questo fenomeno.
«Abbiamo chiesto a due clienti del locale di essere il volto di tutte le ragazze che ogni giorno nella nostra città, e nel mondo, subiscono episodi di cat calling, di intimidazioni, o peggio. Per una volta Anna e Noemi, alle quali va il nostro affettuoso ringraziamento, hanno vestito i panni di quei maschi che, convinti di essere fighi, importunano le loro prede».
Con ironia e leggerezza, il messaggio dell’iniziativa è chiaro: il catcalling, in qualsiasi modo lo si voglia vedere, non è mai soltanto “un complimento” o un “battutina divertente”, ma una vera e propria violenza che chi la applica non potrà mai capire cosa scatena nella mente e nell’animo di chi la subisce, qualsiasi sia il genere sessuale a cui la vittima appartenga.
Dal Bar Capri concludono: «Quella del cosiddetto “catcalling” è una violenza verbale di cui nel mondo sono vittime oltre otto donne su dieci, e qualcuno pensa sia uno scherzo, un gioco, un complimento. Noi invece crediamo che non sia mai troppo tardi per affermare il contrario, e che il dibattito civile dovrebbe rapidamente portate a leggi sempre migliori a vera e preventiva tutela delle donne».