Approda nel salotto comunale di Battipaglia l’Arca dei Marchi, il progetto che, attraverso i loghi delle aziende di un tempo, ricostruisce la storia della città
L’Arca dei Marchi, il bel progetto nato dalle menti (e dai ricordi) di Luigi Viscido, Enzo Castaldi, Paolo De Vita e Alfonso Amato, e in collaborazione con Rotary Club di Battipaglia, ha ufficialmente fatto il suo ingresso nel salotto comunale, dove sarà pronto a ricevere le visite (appena le misure anti-Covid lo permetteranno) di tutti i cittadini interessati e curiosi di scoprire o approfondire la storia della propria città, attraverso i loghi delle aziende che ne hanno fatto parte.
«Un ringraziamento particolare al Comune di Battipaglia e alla sindaca Cecilia Francese, per aver dato lustro a questa iniziativa e la possibilità di ospitarlo in un luogo simbolo della nostra città, il salotto comunale», ha fatto sapere, attraverso i propri canali social, il Rotary Club Battipaglia. E d’altronde il salotto comunale, cuore pulsante della città, è il luogo perfetto per ospitare tale iniziativa, che punta a coinvolgere in maniera attiva l’intera popolazione.
È infatti sempre possibile segnalare ai “genitori” dell’Arca dei Marchi nuovi loghi del passato, magari passati inosservati o appartenenti ad azienda piccole e non troppo ricordate, ma che hanno pur sempre contribuito a scrivere la storia di Battipaglia, da tramandare di generazione in generazione: «Se avete conservati adesivi, carta intestata, foto di loghi di attività della nostra città, non esitate a contattarci! Sappiate che avete tra le mani un pezzetto di storia da raccontare», aggiunge il Rotary club.
Luigi Viscido, ideatore dell’iniziativa, afferma: «Con gli espositori il progetto esce dall’immaterialità per farsi presenza speriamo costante negli spazi pubblici, l’ambizione è trovare una sede fissa con il Rotary e l’amministrazione», e inoltre: «Prossima tappa pubblicare un libro catalogo, e ampliare la collezione dei marchi. A questo proposito rinnovo il mio appello alla città a recuperare vecchi marchi nei propri scatoloni, nei garage, nei cassetti, anche fissate da qualche foto e contattarmi».
E mentre i totem con oltre cento marchi sono stati allestiti nel salotto comunale, si aspetta che la cittadinanza possa quanto prima viverli da vicino, e non soltanto attraverso lo schermo di uno smartphone o di un computer. Auspicando che il futuro, magari il 2021 che sta per iniziare, possa vedere l’Arca dei Marchi raggiungere i due grandi obiettivi prefissati: la creazione di un libro catalogo, che «è la grande scommessa di questo progetto», come dice Viscido, e la fondazione di una logoteca.