di Antonio Vacca
Giunge alla quattordicesima edizione Battipaglia in… Palcoscenico, stuzzicante rassegna che la Parrocchia S.Gregorio VII offre al pubblico non solo del suo popoloso rione (Sant’Anna) ma proveniente da tutta Battipaglia (ed oltre): richiamato dalla particolare frescura dello spazio ‘rappresentativo’, l’assortita piccola gastronomia elaborata dal nugolo di volontari storici; e l’apprezzabile offerta teatrale che ha permesso, nel tempo, esposizione meritata a decine di Compagnie, della provincia e di Battipaglia, storica fucìna del teatro amatoriale.
Che di questo si tratta qui a ‘San Gregorio’, l’accesso (con seduta) è gratuito, ma val sempre la pena rimembrare che – per vari motivi – la separazione col professionismo artistico non è netta e matematica. Il crinale fra le due dimensioni talora è sottile, talaltra c’è osmosi. Ieri sera ‘ouverture’ col genere dialettale partenopeo (dominante, spesso): la classicissima opera “scarpettiana” ‘Lu curaggio de nu pompiere napulitano’, affidata alla regìa di Gioacchino Reggiani.
Ancora l’intonazione vernacolare (almeno rimanendo alle titolazioni) con l’originale e promettente ‘Mettimmece d’accordo e ce vattimme’, testo di Gaetano Di Maio diretto da Maria Caiafa (domani sera), ” ‘A formula da felicità” (14 luglio), di Raffaele Caianiello per la regìa di Antonietta Rubino; e lunedì prossimo – ultima data – ‘A mme me danno ‘a pensione’, scritto da un maestro della comicità nazionale acclamata, Paolo Caiazzo, e cimento registico per Eduardo Di Lorenzo, che viene dal “vivaio” di questa manifestazione e del quale abbiamo già ben parlato per le sue esibizioni, ormai professionali: come nell’ultima stagione del Sociale Giuffré; qui dirigerà la Compagnia cittadina ‘Fuori dalle quinte’.
Tornando all’evento in corso, c’è posto per due Testi ‘in lingua’, “Coppia aperta quasi spalancata” (Dario Fo e Franca Rame!), il 13, diretto da Alfonso Rubini, notissimo al pubblico battipagliese, con il suo ‘gruppo’ pestano Il Mosaico; e ‘La Terrazza’ di Paola Settele: regia di Enzo Fauci, storico attore di teatro battipagliese, già diverse volte a questa rassegna, apprezzato soprattutto per la sua mirabile resa eduardiana: stasera sarà al comando di un ensemble fra i più noti in città, Samarcanda. Per non far torto, le altre Compagnìe sono le salernitane ‘Le ‘Voci di Dentro’, prima ad esibirsi, e ‘Così per caso’, mentre la penultima ‘scena’, domenica, è per l’Oratorio San Giuseppe, interno alla parrocchia organizzatrice: la quale non manca mai un allestimento in proprio.
Serate piacevoli e golose, iniziativa brillante e duratura coordinata dal parroco Don Michele Olivieri ed il suo volitivo Team che s’adopera nelle varie mansioni: un plauso ai sempre numerosi sponsor che sorreggono il programma. La nostra giovane comunità necessita d’appuntamenti; e conferme.
Per ora, dopo questo svago culturale, saremo alle prese con la tassa sui Rifiuti; straordinariamente aumentata per il 90° compleanno di Battipaglia; municipalità già gravata da discariche e mega-impianti per trattare la spazzatura; miasmi e quant’altro. È come se in Iraq, Libia o Sudan, aumentasse di parecchio la tassa sulla Pace. Insomma, “nu” Teatrino. Non sappiamo se amatoriale o meno. Forse, con tutto il rispetto per questo genere intrigante, una specie di Teatro dell’Assurdo. Rappresentato da anni, senza significative novità.