Un altro imperdibile appuntamento, sabato 13 aprile alle ore 21.00, al teatro sociale “Aldo Giuffrè” dove andrà in scena “La Lettera”, lo spettacolo della star internazionale Paolo Nani che farà a Battipaglia l’unica tappa nel centro-sud Italia del suo tour 2018/2019. Lo spettacolo, che da oltre due decenni viene riprodotto in tutto il mondo, con all’attivo oltre 1500 repliche, è un sistema perfetto che racconta una storia semplice, interpretata da un artista incredibile che diventa 15 persone diverse nel corso della stessa performance. Il tema dello spettacolo – ideato da Nani e Nullo Facchini, che ne cura anche la regia – è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau “Esercizi di Stile”, scritto nel 1947, dove una breve storia è ripetuta 99 volte in altrettanti stili letterari.
LO SPETTACOLO
A febbraio 2017 La lettera ha compiuto 25 anni; dal 1992 questo spettacolo è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo. L’hanno visto in Groenlandia e in Giappone, in Argentina e in Spagna, in Norvegia e in Italia, oltre 1500 repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire, anche dopo averlo visto decine di volte, per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista. Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa. Perché non si smette mai di ridere per tutta la durata dello spettacolo? È la domanda che in moltissimi, a 25 anni dalla prima rappresentazione, ancora si fanno. La risposta sta nella incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato, a livello internazionale, uno dei maestri indiscussi del teatro fisico.
“Il tema de La Lettera è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto si chiude qui. – anticipano gli autori Nullo Facchini e Palo Nani – La storia si ripete 15 volte in altrettante varianti come, tanto per fare un esempio, all’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo e tanti altri. Lo spettacolo nasce come studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, che vengono portati all’estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo, in replica dal gennaio ’92”.
Il PROSSIMO APPUNTAMENTO
Sabato 4 maggio sarà in programma l’ultimo appuntamento in cartellone al Giuffrè: in scena “Il povero Pluto”, commedia di Aristofane adattata da Maurizio Micheli e Michele Mirabella con Vito Cesaro.