FOTOGALLERY OLI E VINI
Ha aperto con coraggio in piena pandemia, con la voglia di scommettere che il futuro sarà un posto in cui sarà bello ritrovarsi. Un po’ galleria espositiva, un po’ mercatino dell’usato si chiama “Oli e Vini” ed è un luogo dove si incontrano fantasia e abilità. Qui dove oggi esiste una bottega creativa, un tempo c’era una salumeria. Tanti i curiosi che sostano davanti alle vetrine: sono appassionati di antiquariato, cercatori di fumetti e libri d’arte ma anche collezionisti, amanti del vintage e dei giochi d’altri tempi. Covid permettendo, lo spazio è pronto per presentare eventi culturali, reading, concerti, mostre e degustazioni. L’idea di Paolo Di Feo, che nella vita collabora presso lo studio di avvocato in famiglia, con la voglia di lanciare progetti innovativi, è quella di ricreare a Battipaglia l’esperimento fortunato di Piccola Ospitalità e costruire un luogo aperto, rivolto ad un pubblico vasto ed eterogeneo, che fosse principalmente un punto di incontro per creativi di ogni sorta: disegnatori, grafici, pittori, artigiani, amatori.
«Molte persone ci portano pezzi della loro storia che noi rivisitiamo per farli rivivere. Gli oggetti escono da una casa carichi di un passato ma da noi finiscono per esprimere qualcosa di totalmente diverso dalla propria forma originaria – racconta Paolo Di Feo -. Questo progetto nasce dall’esperienza di Piccola Ospitalità, una casa di montagna, nel comune di Campagna che aveva bisogno di una nuova vita e che con la collaborazione di Vito Conti, Daniela Vaccaro, Vincenzo Palladino e Gianni Pisano è diventato un B&B. La residenza è stata riconcepita grazie all’uso del colore e allo sguardo visionario di diversi artisti, con il desiderio di offrire momenti di quiete in un ambiente non convenzionale. Anche allora avevamo la presunzione di creare un contenitore di bellezza, e come per Oli e Vini abbiamo utilizzato solo oggetti, pezzi e mobili di recupero.
C’è un certo gusto nell’essere sostenibili e nel vincere la sfida di salvare le cose vecchie dalla condanna di diventare un rifiuto ed è il piacere di conservarne l’essenza, facendo sì che mutino di genere ma non di spiritualità». Ma Paolo non è solo in quest’avventura, perché ad affiancarlo c’è Martina Landi, 23 anni, pittrice, tatuatrice, lavora su tela, su grafica e su carta. Dopo due anni di Accademia delle Belle Arti decide di cogliere l’intuizione della bottega per esprimere la sua vena creativa in uno spazio senza schemi. Artista versatile sa dialogare tra varie discipline (come il disegno e la pittura, la scultura e l’installazione), ma soprattutto sa trasferire le sue esperienze, i suoi stati d’animo, le urgenze del suo vissuto, in immagini efficaci, che sono, allo stesso tempo, narrative e concettuali.
«Mi sento una spugna che assorbe ogni stimolo – spiega Martina – riesco ad adattare la tecnica alla costruzione, articolando la narrazione unendo il lavoro di recupero alla pittura». Al momento Oli e Vini ospita le opere di Pinta, Pierpaolo Infante, Manuele Altieri, Luispak, Dalila Amendola e un sacco di artigiani, come Gerardo D’Angelo per i lavori di restyling dei mobili, Giorgia Del Basso con l’etichetta di sartoria Nela Petit Atelier. Per il resto, il futuro è tutto da inventare.