Tempo di lettura: 2 minuti

Carmine Casale, barbiere di Pontecagnano, ha aperto il suo salone in via del tutto “speciale” per tagliare i capelli ad un ragazzo autistico. Il sindaco Lanzara autorizza il gesto firmando un’ordinanza ad hoc senza esitazioni

«Mercoledì 24 marzo ho firmato personalmente un’ordinanza sindacale che è per me motivo di orgoglio e di grande soddisfazione», sono queste le parole di Giuseppe Lanzara, sindaco di Pontecagnano Faiano, che descrivono un vero e proprio gesto di umanità e vicinanza verso la propria comunità. «Grazie a questo documento, un bimbo del nostro territorio con bisogni che definirei speciali, si è recato dal suo barbiere di fiducia, nonostante i divieti di apertura riservati a questo tipo di attività. Per lui rompere le routine di recarsi in quel salone ogni 26 del mese rappresentava un problema, una fonte di agitazione che non abbiamo non potuto considerare» dice il sindaco.

Ci sono emergenze “speciali”, di cuore e di sentimenti che vanno ben oltre quella sanitaria. È proprio il caso del barbiere Carmine Casale che in piena zona rossa è stato autorizzato ad aprire la saracinesca della sua attività per una sola ora: un suo cliente doveva tagliare i capelli.

Questo no, non è un capriccio. È la storia di un ragazzo speciale (come l’esigenza che ha spinto Lanzara ad autorizzare l’apertura del salone) affetto da una grave forma di disturbo dello spettro autistico. «La madre di questo ragazzo – racconta il sindaco – mi ha contattato preoccupata per la salute del figlio che, abituato al taglio di capelli mensile, sempre nello stesso giorno e allo stesso orario, vedendosi ora nell’impossibilità di andare dal barbiere avrebbe potuto reagire in modo scomposto, degenerando nella violenza».

Un gesto che mette al centro di tutto un’esigenza personale che non prevede esitazioni; «Sono convinto che le leggi vadano sempre interpretate e dal mio punto di vista quella di questo ragazzo è un’esigenza sanitaria speciale che non potevamo assolutamente disattendere. Anzi, le dirò di più, ho incaricato i servizi sociali di intercettare sul territorio comunale esigenze specifiche e speciali di soggetti fragili in possesso di gravi patologie e disabilità, al fine di consentire l’esercizio primario di tutela della salute e dei diritti umani».

Per il barbiere è stato un momento emozionante, un comportamento che va oltre la professionalità con la quale svolge il proprio lavoro. «Voglio molto bene a questo ragazzo, l’ho visto crescere, da piccolo aveva paura di tagliarsi i capelli e c’era bisogno del dischetto con le canzoni dei cartoni animati per farlo stare quieto. Adesso si fida solo di me, non vuole nessun altro. È un ragazzo davvero eccezionale» racconta Carmine Casale.

«Ascoltare le istanze di ogni singolo cittadino è importante, ma farlo in questo momento lo è ancora di più. L’ordinanza del 24 marzo è una goccia dell’oceano, eppure ci apre alla consapevolezza che metterci nei panni dell’altro è un esercizio importante per capire cosa accade al di fuori di noi» conclude il sindaco.