Primo Levi e Battipaglia: c’è la data ufficiale. La Giunta comunale di Battipaglia, nella mattinata di ieri, ha deliberato di istituire la “Giornata in memoria di Primo Levi”. E la ricorrenza è stata fissata per il 13 dicembre, giorno dell’arresto in Valle d’Aosta ai danni dell’intellettuale torinese. E, cosa più importante, l’organo esecutivo ha demandato al Consiglio Comunale la decisione di attribuire la cittadinanza onoraria allo scrittore partigiano. Una storia, quella di Primo Levi, che si è legata alla città capofila della Piana del Sele dopo le attente ricerche del grafico e appassionato di storia Luigi Viscido, e del libraio Giovanni Colucci.
I due scoprirono che, in uno scritto di Ferdinando Camon, Primo Levi racconta di essere stato catturato ad Aosta con documenti falsi che attestavano la sua nascita a Battipaglia. L’idea è stata accolta favorevolmente dall’amministrazione guidata dalla sindaca Cecilia Francese che ha accolto la richiesta protocollata lo scorso novembre dal gruppo “Primo Levi e la città di Battipaglia”, che adesso annovera al suo interno ben ventitré associazioni che hanno sposato la causa. Tra le altre cose, la Giunta ha approvato la proposta di stipula del gemellaggio tra Battipaglia e Saint Vincent, nonché con il Centro Internazionale di Studi di Primo Levi di Torino. «Credo che vadano ringraziati coloro che hanno promosso questa iniziativa, associazioni e singoli cittadini – afferma la sindaca Francese -. Abbiamo accolto totalmente la proposta avanzata dal gruppo “Primo Levi” e abbiamo avviato le procedure di gemellaggio con Saint Vincent, dove si trova il villaggio di Amay, teatro dell’arresto dello scrittore partigiano che proprio da lì cominciò il suo calvario durato circa due anni».
«Il primo atto, la delibera di Giunta, ci fa ben sperare che i punti del progetto che interpellano il Comune saranno recepiti. Auspichiamo che su Primo Levi, sulla straordinaria figura di testimone ed intellettuale che la sorte ha voluto incontrasse sul suo cammino, in maniera singolare, Battipaglia, ci sia il voto unanime del Consiglio Comunale. Sarebbe un modo per sostenere in maniera simbolica forte l’impegno delle associazioni a lavorare insieme per la crescita culturale e sociale della nostra città» commentano in coro Luigi Viscido e Giovanni Colucci.