Tempo di lettura: 2 minuti

In scena il Teatro dei Calanchi, angolo di suggestivo paradiso a Pisticci. Tra gli artisti coinvolti anche l’attrice salernitana Carola Santopaolo

Riscopre le proprie origini lucane l’attrice salernitana Carola Santopaolo, protagonista nel Teatro dei Calanchi, un progetto artistico a cura di Act in Circus che prende vita nell’“Elogio della follia”, in scena tutti i fine settimana dal 2 al 31 agosto, per la regia e direzione artistica di Daniele Onorati. Un luogo suggestivo, per un’esperienza completamente immersiva da vivere in un sito che incarna alla perfezione la fuga dalla vita urbana, per abbracciarne una più essenziale, a contatto con la natura più pura.

È la natura stessa, attraverso il crepuscolo e la notte, a fare da scenografia alle rappresentazioni teatrali portate in scena dagli artisti coinvolti. Tra questi anche la stessa Carola Santopaolo, nota per numerosi impegni sul piccolo schermo, ma anche in videoclip musicali e non solo. All’attivo si sottolinea anche la partecipazione alla quarta stagione della serie tv “Boris”. Adesso, con il Teatro dei Calanchi, si riconnette alle sue radici lucane, attraverso un progetto entusiasmante e di pregio.

A proposito del Teatro dei Calanchi, si spiega: «L’ispirazione principale muove dall’omonimo saggio del 1511 dell’umanista olandese Erasmo da Rotterdam, che offre uno spunto ancora attuale e dal sapore satirico sulla necessità della follia nella vita dell’umano, in quanto forza capace di innescare il movimento generatore delle azioni e dei pensieri innovatori del singolo e della collettività. Argomento che si rinnova in connotazioni contemporanee ed atemporali, connaturate alla riflessione ed all’instillazione del dubbio intima e pungente».

«Interrogare la natura fattibile dell’uomo che scandaglia il suo fondale più trascurato, messo in ombra della società, spesso demonizzato ed esorcizzato, sede delle passioni e del sentire più profondo; inutile aggiungere quanto l’esercizio della sola ragione, la speculazione puntuale sia insufficiente a sfondare il limen che condurrebbe alla conoscenza più profonda della natura umana», si conclude a proposito di questo progetto.

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso
“Elogio della Follia”, Erasmo da Rotterdam