Sommelier per passione, prima, e poi per lavoro. Andrea Moscariello apre le porte della sua vita e si rivela in questa intervista esclusiva, tra obiettivi, desideri e dolori
Noto anche come “MasterWine“, Andrea Moscariello, da Eboli, si sta facendo un nome nel mondo dei vini. Lui, sommelier per passione, s’è approcciato a questa vera e propria arte grazie al papà, prematuramente scomparso. Una storia personale non sempre semplice, che l’ha visto però sbocciare nel lungo percorso verso il raggiungimento dei propri sogni.
Raccontare un intero territorio attraverso il gusto dei suoi vini. Missione possibile?
Parlare del vino così come di un territorio è interessante, ma al contempo è anche complicato, per farlo bisogna attraversare le sue origini, gli usi, i costumi, le tradizioni e non solo. Ed è qui che secondo me gioca un ruolo sempre più importante oggi il Sommelier. È da qui che nasce il mio progetto Master, una selezione di vini d’Italia con la mia firma affinché ci sia sempre un Sommelier a tavola con tutti e che ci porti gli usi ed i costumi dell’enogastronomia italiana a tavola.
Da dove nasce questa sua passione smodata per il vino?
Iniziato per passione, con l’obiettivo di compiere un’opera di divulgazione soprattutto tra i giovani, ché degustare non significa bere, e col desiderio dunque di conoscere e farsi conoscere nel vasto ed affascinante mondo di Bacco. Una passione nata 15 anni fa grazie a mio padre, poi prematuramente scomparso, con cui cominciò il percorso Ais. E questo dolore fu l’impulso per fare del vino la mia professione.
Perseveranza e determinazione sono stati due dei principali ingredienti per la sua vita, professionale e privata. Quanto è stata dura arrivare fino a qui?
Premesso che ancora ho molto da imparare (voglio sempre di più) studio molto. Sicuramente è stato molto difficile soprattutto il tutto legato alle mie vicende familiari, un po’ note a tutti. La perdita dei miei genitori nell’arco di pochi mesi fu una brutta botta che mi mise alla prova. Però allo stesso tempo mi pose anche tante domande sui sogni che avevo e se ne avevo ancora. Perché se una persona non ha più sogni non ha alcuna ragione di vivere. Sognare è necessario e anche nel sogno va intravista la realtà. Per me è uno dei principi della vita. Stappa. Degusta. Immagina.
Tra gli highlight della sua carriera fino ad oggi s’annovera la partecipazione, con riconoscimento, al prestigioso meeting di Bucarest “Wine Consulting 2019”. Che esperienza è stata?
Momenti di-vini! Trovarsi per la prima volta all’estero partecipe ed essere subito premiato come miglior comunicatore di vino internazionale all’Italian Wine Award di Bucarest è qualcosa che non avrei mai immaginato. Esperienza indimenticabile.
Ci dica qualcosa in più rispetto alla figura del wine ambassador. Come si fa a indirizzare il pubblico verso la scelta del vino che fa più al caso loro?
È quello di risultare deciso nella scelta del marchio/vino che promuove, di catalizzare il cliente che sempre più tende a selezionare il prodotto che si “prende cura di lui”. Dunque il Wine Ambassador è un mix di esperienza manageriale, passione, dinamismo e predisposizione ai new media e profonda cultura del vino.
Durante la pandemia ha lanciato una speciale iniziativa “home made”, #MASTERoom. Un modo di dare luce ad un settore, come tanti altri, seriamente compromesso dall’emergenza sanitaria.
Solo che ci ripenso rabbrividisco. Dopo tanti anni on the road ritrovarsi obbligati in casa fu come una prigione ma attraverso la realizzazione della #MASTERoom, la mia ex stanzetta dei giochi che condividevo con mio fratello, decisi – e tuttora riesco a farlo – di stappare, degustare ed immaginare un futuro migliore cercando di non interrompere mai la promozione dei vini della nostra penisola.
Tante sono le iniziative da lei realizzare in ambito “wine”. Cos’ha nel calderone adesso?
Sicuramente le idee sono e saranno tante perché l’amore per il vino è immensa. L’ultima sfida prende il nome di Andrea Moscariello Selection una rubrica e al tempo stesso uno stand on the road che mi vedrà protagonista in giro nelle fiere enogastronomiche d’italia a promuovere i vini e le aziende da me selezionate.