Emanuele Andreano “torna in patria”. Il ricercatore battipagliese, responsabile del progetto Covid-19 presso il Mad Lab della fondazione “Toscana Life Sciences”, il quartier generale senese degli studi sugli anticorpi monoclonali, è stato ospitato ieri mattina nella sala conferenze del Comune di Battipaglia all’interno di un incontro con la sindaca Cecilia Francese.
Il 31enne Emanuele Andreano torna nella sua città per parlare degli anticorpi monoclonali. Il giovane battipagliese, ospite ieri pomeriggio a Palazzo di Città, ha spiegato il lavoro effettuato dalla fondazione negli ultimi mesi, che sostanzialmente consiste nell’individuazione di anticorpi generati all’interno dell’organismo di persone già guarite del Covid, al fine di selezionare quelli più efficaci per somministrarli – tramite una terapia – a chi ha contratto il virus. Dei 400 individuati, solamente uno, fino ad ora, è risultato estremamente efficace contro il mostro dei nostri giorni: il Covid-19.
«L’individuazione di questo anticorpo è avvenuta nel mese di giugno del 2020 – spiega Andreano -. Dopodiché, è partita immediatamente la fase di sviluppo. E da marzo 2021 è stata posta in essere proprio la fase clinica. Al momento è stato somministrato soltanto a soggetti sani per valutare la sicurezza del farmaco e la sua tollerabilità. Entro la fine di aprile, però, contiamo di utilizzarlo anche sui soggetti che hanno contratto il Covid». Una soluzione che potrebbe essere valida anche contro la temibile variante inglese.
«Il Mad Lab – prosegue il ricercatore – ha valutato la valenza di questi anticorpi monoclonali in relazione alle nuove mutazioni dello stesso. Nonostante le diverse varianti, l’anticorpo monoclonale è si è dimostrato efficace contro il virus». Nel caso venga somministrato a soggetti che versino in condizioni gravi, Andreano precisa che «i danni a i polmoni e ai tessuti non possono essere riparati semplicemente tramite la somministrazione dei suddetti anticorpi. Sicuramente potranno essere efficaci a bloccare l’espansione del virus e prevenire ulteriori danni».
Una visita fortemente voluta dalla sindaca di Battipaglia Cecilia Francese. «Emanuele è un nostro concittadino – afferma la prima cittadina – e per noi è un orgoglio averlo qua e sapere che anche Battipaglia è stata protagonista della lotta al Covid. La ricerca è una cosa che presuppone molto sacrificio. Immaginate questi ragazzi davanti a un laboratorio e a un microscopio a fare il lavoro duro. Quindi mi sento di ringraziare fortemente lui e tutto il suo entourage per il contributo che stanno dando nella lotta a questo virus». Al termine dell’incontro, Emanuele Andreano si è trasferito nella aula consiliare dove ha ricevuto un libro contenente una riproduzione fotografica delle origini della città di Battipaglia.