Intervista alla karateka Anna Maria Damolideo sull’emergenza Covid-19
Analisi sul momento attuale, con uno sguardo alle Olimpiadi
Una vera atleta si vede anche nei momenti di difficoltà. E Anna Maria Damolideo, astro nascente del karate categoria kumité, sta confermando quanto di buono si dice di lei nel suo mondo. Ferma a casa a causa della pandemia di coronavirus, l’atleta battipagliese non si sta perdendo d’animo: «Sicuramente questi sono giorni difficili per tutti – racconta – Cambiare le proprie abitudini non è mai facile, ma mi rendo conto che tutte queste restrizioni sono per il bene della nostra salute e delle persone che ci sono accanto. Cerco di impegnare il mio tempo dedicandomi maggiormente allo studio e alla mia famiglia».
Uno dei problemi che deve affrontare la karateka riguarda proprio gli allenamenti e il lungo periodo di stop che sta coinvolgendo l’intero mondo delle arti marziali: «La Fijlkam è stata una delle prime federazioni ad annullare le competizioni. Noi eravamo al lavoro per i campionati regionali che sono stati subiti annullati. Credo che ormai sia passato già più di un mese da quando abbiamo interrotto la nostra routine sportiva». Una situazione paradossale affrontata con metodo e nonostante tutte le difficoltà del caso: «Purtroppo negli allenamenti per il karate si dovrebbe avere almeno un partner, cosa che in questo momento risulta impensabile. Con la mia società stiamo organizzando lezioni online e sono in continuo contatto con il mio maestro per gli allenamenti da svolgere. Non è facile, ma con un “pizzico di fantasia” si riesce comunque a lavorare».
Al di là dell’aspetto sportivo, ciò che interessa maggiormente ad Anna Maria è che tutta questa situazione passi in fretta, in modo da poter ricominciare a vivere a programmare le nostre esistenze. Senza dimenticare, ovviamente, i futuri impegni sportivi: «Pensando al dopo, sicuramente ci sarà da recuperare questo periodo di “lontananza” dalle gare. Si ricomincerà da dove ho lasciato, dai campionati regionali. Poi si punterà ai Campionati Italiani e aspettiamo notizie sul programma gare internazionale». Notizie magari anche dal “fronte-Olimpiadi”, rinviate ufficialmente al 2021: «La questione Olimpiadi è un qualcosa che mi colpisce tanto. È di sicuro il sogno di ogni atleta, ma purtroppo essendo per il karate “la prima comparsa” olimpica, avranno la possibilità di partecipare solo 80 atleti tra tutte le categorie e specialità. Nella mia categoria solo le prime due al mondo si sono qualificate, e purtroppo anche la mia giovane esperienza ha contribuito ad “allontanare” questo sogno. Ora incrocio le dita e mi auguro che il karate possa essere inserito come sport olimpico anche a Parigi 2024».
In ultimo, la karateka battipagliese vuole lanciare un messaggio ai tanti giovani che stanno vivendo la sua stessa situazione e che non capiscono la necessità di rispettare le regole: «Ci sono giovani che purtroppo non si rendono ancora conto della gravità della situazione. Come ho già detto, non è un periodo semplice, ma credo che si debba cogliere il lato positivo e magari sfruttare questo tempo per dedicarsi a qualcosa che nella vita di tutti i giorni sembra impossibile da fare».