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La scienziata battipagliese Natalia Bruno è stata premiata a Parigi all’International Rising Talent Award 2022: è tra le 15 ricercatrici più promettenti a livello internazionale

Dopo aver ottenuto lo scorso anno la borsa di studio L’Oréal Italia – UNESCO For Women in Science, un nuovo e prestigioso traguardo è stato ottenuto dalla scienziata di origini battipagliesi Natalia Bruno. A Parigi, all’Unesco House, nell’ambito dell’International Rising Talent Award 2022, è stata premiata come una delle 15 ricercatrici più promettenti a livello internazionale.

Si tratta di un motivo di grande orgoglio e soddisfazione per l’intera città, che ha dato i Natali alla Bruno. Da Battipaglia, dove è cresciuta, a Firenze, dove attualmente lavora all’Istituto Nazionale di Ottica del CNR e al Laboratorio Europeo di Spettroscopie Nonlineari (LENS).

Da bambina sognava l’artista, ma la curiosità per la fisica è sorta grazie alla madre, laureata proprio in tale ambito, che sin dalla tenera età le ha stuzzicato la mente con piccoli esperimenti casalinghi. S’è laureata alla Sapienza di Roma e oggi, questo straordinario talento 36enne, figlia di Battipaglia, continua a conquistare il mondo della scienza.

«Ho trascorso con le altre vincitrici nove giorni in Francia, tra corsi di formazione e attività di gruppo offerti dalla fondazione L’Oréal e da UNESCO, e mi sono ritrovata a rispolverare lo spagnolo, il francese, ad ascoltare l’arabo e altre lingue bellissime – racconta Natalia Bruno –. Questo aspetto per me è stato emozionante, perché nonostante io abbia lavorato sempre in ambienti internazionali, non mi era mai capitato di ritrovarmi in un contesto davvero multiculturale. Abbiamo condiviso le nostre esperienze lavorative, e ho imparato che anche se proveniamo da culture e posti diversi ci troviamo ad affrontare, con più o meno difficoltà, le stesse sfide, sia come ricercatrici che come donne».

IL PROGETTO AQTRESS

Un risultato che lancia un importante messaggio contro la disparità di genere, purtroppo presente anche in ambito scientifico. Oggi Natalia Bruno, grazie anche alla borsa di studio vinta lo scorso anno, continua a portare avanti il suo progetto “Aqtress“.

«Aqtress sta per “tecnologie quantistiche atomiche per la realizzazione di sistemi a stato solido” – spiega la ricercatrice –. Studio dell’interazione tra luce laser e atomi di un elemento chiamato “Rubidio”, con l’idea di usare i risultati per produrre dispositivi a stato solido, quindi su oggetti come un chip, che sfruttino le leggi della meccanica quantistica. Lo studio approfondito dell’interazione tra luce e materia ci permette di sviluppare le tecnologie quantistiche, come per esempio reti di comunicazione basati su particelle di luce, i “fotoni”, che si propagano nelle fibre ottiche che abbiamo già nelle nostre case per internet, la cui privacy è garantita dalle leggi della meccanica quantistica, oppure sensori quantistici, in grado di fare misure con altissima precisione, e infine i computer quantistici che potranno svolgere in pochi minuti operazioni che i computer ordinari svolgerebbero in tempi lunghissimi».