Un successo il primo trapianto meniscale da cadavere alla Clinica “Salus” di Battipaglia. Dott. Arnaldo Zara: «Un grande traguardo per la nostra carriera»
È stato eseguito il primo intervento chirurgico di trapianto meniscale da cadavere alla Clinica “Salus” di Battipaglia. L’intervento, durato un’ora ed eseguito dal dottor Arnaldo Zara, con l’ausilio del primario, dottor Donato Notarfrancesco, coadiuvati dal consulente della Divisione di Ortopedia e Traumatologia della Clinica, dottor Pierpaolo Summa, ha interessato un calciatore.
Il giovane si era sottoposto già in precedenza a due interventi chirurgici per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. Proprio nel secondo intervento era stato asportato l’intero menisco mediale, in seguito a un’importante lesione riportata dal paziente.
Il nuovo menisco, prelevato da cadavere, è stato acquisito dalla Banca del tessuto Muscolo-Scheletrico, ed è stato impiantato in artroscopia con una tecnica mini-invasiva denominata “soft-tissue“. È stato poi ancorato con punti meniscali IN – OUT. Non è stata prevista una terapia immunodepressiva, come solito in questo genere di trapianti, in cui è sostanzialmente nullo il rischio di infezione.
«La rarità dell’intervento sta nel fatto che non è semplice trovare un paziente con le caratteristiche che suddetto intervento richiede, ovvero un giovane con velleità sportive, già operato in precedenza e con menisco asportato» spiega il dottor Arnaldo Zara, che inoltre afferma: «È stato un intervento di media difficoltà, ma che ha rappresentato un grande traguardo per la nostra carriera e per il nostro gruppo di specialisti».
L’intervento di trapianto meniscale rappresenta infatti una strategia molto innovativa e sono pochi i casi in Italia ogni anno. Ciò quindi non può che inorgoglire ancora di più l’intero team della clinica battipagliese.
«Il ragazzo che ha subito l’intervento – aggiunge il dottor Zara – due anni fa giocava nelle giovanili del Benevento, un club di serie A con grandi prospettive». A soli 17 anni il calciatore si è rotto il crociato, ma un recupero troppo frettoloso ha scaturito un nuovo infortunio e ulteriori interventi chirurgici, che comprometteranno una carriera sportiva ad alti livelli, ma che di certo non escluderanno il calcio dalla sua vita.